Non so bene cosa abbia spinto me e i miei amici a raggiungere la città di Badajoz in Spagna! L’idea di questo viaggio è nata da un articolo letto mesi prima, nel quale si raccontava di alcuni paesi che festeggiano il Capodanno due volte. Infatti, sono molto le cittadine situate a pochi chilometri dal confine tra due nazioni, che però sono anche divise dal fuso orario.
Nell’elenco comparivano anche le città di Badajoz in Spagna ed Elvas in Portogallo, situate a soli 20 km di distanza l’una dall’altra. Abbiamo deciso di pianificare tutto nei minimi dettagli per festeggiare il Capodanno due volte, ma qualcosa è andato storto e il nostro viaggio si è trasformato in un’avventura lontana dai Viaggi di Gulliver ma più simile ad un film comico, una sorta di cinepanettone (per rimanere in tema natalizio)!
Capodanno doppio: da Roma a Madrid
Siamo partiti da Roma verso Madrid – Barajas, volo comodo e puntuale, peccato che arrivati alla compagnia di autonoleggio non ci è stato possibile prendere la macchina per problemi con la carta di credito. Abbiamo chiamato il servizio clienti, contattato altre compagnie, inventato escamotage all’italiana pur di avere un’automobile ma niente da fare! Senza macchina il nostro viaggio rischiava di fallire. Nonostante l’inconveniente, abbiamo pensato ad un piano B.
Fortunatamente in Spagna il costo dei taxi è davvero conveniente rispetto ai nostri, così abbiamo raggiunto l’appartamento a Madrid e un gentilissimo conducente ci ha consigliato di prendere un pullman il giorno seguente.
L’appartamento non era dei migliori, posiamo le valigie e ci catapultiamo fuori da quelle mura deludenti, raggiungiamo la stazione dei pullman Mendez Alvaro e qui acquistiamo i biglietti per il giorno successivo. Il viaggio sarebbe durato ben 6 ore per circa 300 km di tratta, ma ormai era l’unica alternativa.
Capodanno doppio: da Madrid a Badajoz
La mattina abbiamo passeggiato per Madrid raggiungendo Puerta del Sol, Plaza Mayor e il Palacio Real. Nel pomeriggio siamo partiti – finalmente – per Badajoz. Il viaggio è stato infinito, speravamo in una connessione WiFi come in FlixBus ma niente da fare, dopo lo sconforto iniziale dei miei compagni di viaggio che speravano di vedere le partite della serie A sullo smartphone, in 6 ore abbiamo alternato chiacchiere, sonno e musica sul cellulare.
Siamo arrivati a Badajoz alle otto di sera. La città sorge nella regione dell’Estremadura sul fiume Guadiana ed è situata a 20 km dal confine con il Portogallo. Arrivati in hotel, troviamo un po’ di pace grazie ad una camera che andava ben oltre le nostre aspettative. Peccato che qui il cenone di Capodanno si svolge a casa e che, solo a mezzanotte, si scenda in piazza per festeggiare, dunque ogni attività rimane chiusa.

Durante la mattinata abbiamo visitato la Plaza Alta, l’Alcazaba, la Plaza de España e ci siamo persi nei numerosi vicoli del centro dove ogni edificio ha un colore diverso. Purtroppo la ricerca di un ristorante è stata fallimentare e, nel pomeriggio, ci siamo anche arresi all’idea di attraversare il confine con il Portogallo a mezzanotte e festeggiare il Capodanno per ben due volte. Ormai il problema principale era il cibo, come per qualunque italiano all’estero!
Capodanno doppio: da Badajoz a Elvas
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Elvas con un taxi guidato da una bizzarra signora che
continuava a ridere della nostra scelta di voler trascorrere il Capodanno en culo al mundo come lei stessa ha affermato, e ricordandoci di quanto il Portogallo fosse brutto e povero in confronto alla Spagna. Arrivati ad Elvas le abbiamo chiesto il suo numero di telefono per poterla richiamare al ritorno, ma essendosi fermata in una strada stretta del centro e avendo paralizzato il traffico di Elvas con persone che le urlavano le maledizioni peggiori, ha deciso di lasciarci lì senza numero telefonico e con una sola indicazione: nel centro storico c’è una piazza con la stazione dei taxi.
La cittadina di Elvas è stata nominata patrimonio dell’Unesco e, sorgendo su un promontorio, gode di un ottimo panorama. Il centro è tutto sviluppato attorno alla Praça da Republica è qui che abbiamo conosciuto Maria, una signora arrivata in compagnia della sua famiglia, per recuperare delle vecchie foto a casa di una zia. È a lei che abbiamo chiesto indicazioni per la piazza dei taxi, scoprendo che ad Elvas non esiste una piazza dei taxi! Prima di chiederci come saremmo tornati a Badajoz si è offerta di riportarci indietro con la sua macchina ad 8 posti dove, fortunatamente, ce ne erano 4 liberi. La sua conoscenza ci ha salvati, il viaggio di ritorno è stato una risata continua tra racconti della sua famiglia e simpatiche credenze sugli uomini italiani dai quali è meglio tenere alla larga le figlie femmine!

Tornati a Badajoz abbiamo salutato il 2017 tra spumante, musica e acini d’uva ingoiati ad ogni rintocco prima della mezzanotte, come da tradizione accontentandoci di cibo sottovuoto per cena. Con il nuovo anno le cose sono andate meglio anche nel nostro viaggio e abbiamo potuto goderci gli ultimi giorni in tranquillità. Non pianificherò mai più i miei viaggi, lo giuro, è molto più divertente così !
Federica Girardi
Romana de Roma, classe 1993. La sua vita si alterna tra letteratura e fotografia. Nonostante sia abituata a programmare e pianificare sempre tutto, il più delle volte i suoi piani vanno all’aria, ed è lì che accadono le cose più belle. I viaggi completano la sua vita, ama esplorare nuove realtà con la macchina fotografica e un buon libro.
Bhe, ancora un capodanno/viaggi ricco d’imprevisti non è male no? Anche se io non riuscirei a partire senza prima averi pianificato il tutto XD
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Federica ( che ha scritto l’articolo) tende a pianificare e organizzare sempre tutto 😀
Forse la cosa più importante è riuscire a gestire comunque l’imprevisto come ha fatto lei ! 🙂
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