Poter avere l’occasione di visitare Orticolario, è entusiasmante. Se poi il tutto accade nella suggestiva cornice di Villa Erba, fronte Lago (di Como) è qualcosa di davvero eccezionale! Così quando la mia amica Barbara, tra i finalisti del concorso internazionale “Spazi Creativi” di Orticolario 2016, che quest’anno si è svolto tra il 30 Settembre e il 2 Ottobre, mi ha invitata ad andare a trovarla, su quel ramo del lago di Como, non ci abbiamo pensato due volte!
Orticolario nasce dalla passione per il giardinaggio di un gruppo di amici comaschi, che decisero di promuovere l’iniziativa grazie al supporto della storica Società Ortofloricola Comense e il Distretto Florovivaistico Altro Lombardo. Orticolario è un omaggio alla natura, ai suoi fiori, colori e profumi. E’ un percorso che coinvolge tutti i sensi, per una concezione evoluta del giardino. La complicità di una vista lago di tutto rispetto inoltre, rende il tutto ancora più magico.

Quest’anno il tema di Orticolario riguardava il Sesto Senso, il senso profondo che ognuno di noi usa per comprendere il mondo che ci circonda, che ci rende un tutt’uno con il nostro istinto. La magica cornice che fa da sfondo è Villa Erba, una delle dimore più rinomate del nostro Paese, gioiello di architettura realizzato alla fine dell’800. Qui, il famoso regista Luchino Visconti, trascorse molte delle sue estati e gli ambienti interni alla villa ispirarono alcuni suoi celebri lavori cinematografici. Nel 1986 gli eredi Visconti vendettero la Villa e gran parte dei terreni ad un consorzio di enti pubblici che ha realizzato un imponente complesso espositivo congressuale dotato di un padiglione completamente vetrato che ricorda gli ottocenteschi giardini d’inverno.
Il vasto giardino è interamente pianeggiante e ispirato al modello di giardino all’inglese. Oggi la Villa, con i suoi soffitti intarsiati, le sue pareti affrescate e le sue stanze sontuose e il suo suggestivo parco sono la location ideale per ospitare eventi unici.


Orticolario 2016 per la sua ottava edizione ha ospitato otto giardini e installazioni in concorso, che si sono sottoposti alle votazioni dei visitatori.
Numerosi giardini mi hanno colpito: il giardino Zen di Spazio Floema, ideato come un percorso di meditazione, il giardino di Pioggia realizzato da Giardini Benatti, in cui pioveva davvero.
Ginkgo Giardini ha interpretato il Sesto Senso, con il titolo Il senso di perdersi. Il giardino, allestito all’interno di alte canne di bambù, richiamava l’idea del labirinto. Il visitatore poteva e doveva perdersi tra le canne di bambù e il giardino azzurro, andando alla scoperta del suono della natura e lasciandosi trasportare dalle sue sensazioni. Una sorta di percorso mistico tra il verde della natura e l’azzurro delle installazioni: al centro, gli anemoni, metafora dell’effimerità dell’esistenza.

Non solo spazi per riflettere e perdersi tra i giardini in concorso, ma anche tanti laboratori per bambini, la possibilità di visitare gli interni della Villa, numerose dimostrazioni e presentazioni di libri. I punti di ristoro permettono di rilassarsi davanti a una bevanda calda per fare quattro chiacchiere, i numerosi allestitori sono l’ideale per comprare bulbi introvabili, vasi particolari, oggettistica e, ovviamente fiori e piante!



Ogni anno, durante Orticolario, viene scelto un fiore che, come un fil rouge unisca tutti i giardini degli espositori. Quest’anno il fiore scelto era l’anemone, il cui nome deriva dal greco e significa vento. Il genere Anemone comprende circa 120 specie erbacee, perenni, con una colorazione che varia dal bianco puro al viola intenso e caratterizzato da stami ben evidenti.

Se volete saperne di più potete andare alla pagina ufficiale di Orticolario !
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