Viaggio all’isola di Minorca | Consigli per organizzare il viaggio

Una delle gemme dell’arcipelago delle Baleari, Minorca è forse l’isola più accogliente, perfetta per chi desidera una vacanza rilassante tra acque cristalline, cittadine deliziose e poco caos.

In questo articolo raccolgo tutti i consigli pratici che avrei desiderato trovare online prima di partire, ma spero anche di riuscire nell’intento di farvi già pregustare la magica atmosfera minorchina. Una seimrie di consigli utili su come organizzare il viaggio a Minorca in autonomia, per un’avventura perfetta in fai da te.

Minorca: info utili sparse qua e là

Se Minorca avesse una carta di identità ci sarebbe scritto che è la seconda isola per estensione dell’arcipelago delle Baleari, con una lunghezza di 48 km e una larghezza di 16 km. Nei segni particolari: verdissima, con un mare azzurro turchese intenso e alla portata di tutti.

Fa parte del territorio della Catalogna, motivo per cui a Minorca troverete i nomi doppi, in spagnolo e in catalano, così come le bandiere o le spiegazioni nei musei.

Minorca si trova a sud della Spagna e ad est di Maiorca, la più grande delle Baleari che potrete ammirare durante i lunghi e incendiati tramonti minorchini. Non c’è fuso orario rispetto all’Italia.

Come raggiungere Minorca

Tra le mete più apprezzate dell’arcipelago delle Baleari, e tra le più frequentate soprattutto in estate, Minorca può essere raggiunta in aereo e via mare.

Ben collegata alle principali città europee, si può atterrare direttamente all’aeroporto di Mahon, che si trova a circa 5 km dal centro città, grazie a diverse compagnie low cost e a un prezzo piuttosto contenuto. Tra le principali compagnie che servono l’isola ci sono Vuelig, Ryanair ed Easyjet. Partendo da Milano, Bergamo, Verona, Venezia e tante altre città italiane, in poco più di un’ora e mezza sarete arrivati a destinazione con un volo diretto. Noi abbiamo speso circa un centinaio di euro a testa senza bagaglio in alta stagione, acquistando i voli un paio di mesi prima.

Anche se l’areo è il mezzo più rapido, c’è chi preferisce raggiungere l’isola via mare, grazie agli ottimi collegamenti tra Minorca e le città di Barcellona e Valencia. Se avete possibilità di fare un viaggio lungo, di due o più settimane, potreste raggiungere ad esempio Barcellona con l’aereo e dopo qualche giorno alla scoperta della città imbarcarvi con destinazione Minorca: una soluzione perfetta per chi predilige una vacanza sia culturale sia isolana.

È piuttosto facile raggiungere l’isola da Barcellona in traghetto, grazie a compagnie marittime che gestiscono la tratta e che offrono traversate sia giornaliere sia notturne. Le prime durano circa 7 ore, le seconde 9 ore. I traghetti arrivano ai porti di Ciutadella e Mahon.

Quando andare a Minorca

Minorca, come il resto delle Baleari, gode di un clima mediterraneo, non troppo freddo in inverno e caldo ma fresco in estate. Soprattutto grazie all’azione instancabile della tramontana, il vento che soffia da nord e che troverete sull’isola.

In inverno le temperature si aggirano intorno ai 10-12 gradi e in estate possono superare anche i 30 gradi. Il momento migliore per visitare Minorca e fare vita da mare va da maggio inoltrato a fine settembre. Se non volete trovare troppi turisti, i mesi ideali sono proprio maggio e settembre. Noi siamo state a cavallo tra agosto e i primi dieci giorni di settembre e abbiamo trovato un clima ideale per goderci sia il mare sia qualche visita.

Quanto stare a Minorca

Come sempre il tempo in cui potersi dedicare a una meta dipende da vari fattori, che includono anche disponibilità di ferie e di budget. In un mondo ideale in cui queste ultime due cose non facciano la differenza, mi sento di dirvi che per vedere la maggior parte dei luoghi iconici di Minorca ci vogliono almeno 6-8 giorni. In una settimana riuscirete già a entrare nel vivo dell’atmosfera minorchina e a godervi per bene le incredibili acque turchesi e le piccole adorabili cittadine.

Se poi viaggiate in estate e in periodi di bagni in mare, considerate che anche una decina di giorni o addirittura due settimane non vi annoieranno: le spiagge, le cale e le calette presenti sull’isola sono tantissime…impossibile stufarsi!

Dove dormire a Minorca

Essendo l’isola lunga meno di 50 km, è abbastanza indifferente dove dormire a Minorca. Se il vostro viaggio include un ricco itinerario e spostamenti ogni giorno, dormire a est, ovest o nord non cambierà poi molto.

Se l’intenzione, nei giorni a vostra disposizione, è di girare in lungo e largo per l’isola, vi consiglio senza dubbio Apartamentos Moon Dream Los Lentiscos a ovest di Minorca. Ci siamo trovate benissimo nel nostro appartamento e dal nostro terrazzino, su cui abbiamo sempre mangiato quando eravamo a casa, abbiamo visto alcuni dei tramonti isolani più belli. Appartamenti semplici e pulitissimi, incluse due piscine a disposizione degli ospiti e personale sempre sorridente.

Come spostarsi a Minorca

Noleggiare l’auto a Minorca – o lo scooter

Per spostarsi a Minorca seguendo i propri ritmi, il noleggio di un’auto è fondamentale.

Questa volta per il nostro noleggio macchina a Minorca ci siamo affidate a DiscoverCars, un sito che confronta i prezzi di auto e scooter di diversi fornitori e permette di scegliere la soluzione più affine alle proprie necessità. Abbiamo noleggiato una T-Cross nuova, con pochissimi km, tramite l’agenzia di autonoleggio Hiper e ci siamo trovate davvero bene. Vi consiglio di effettuare il noleggio già prima del vostro arrivo, soprattutto se viaggiate in alta stagione.

Se decidete di noleggiare l’auto direttamente in aeroporto, sappiate che non sono presenti in loco le società di autonoleggio. Uscendo dall’aeroporto, sulla sinistra sono presenti dei punti di ritrovo dove arrivano i furgoncini dei diversi uffici di autonoleggio e portano direttamente al vostro. Nel nostro caso ne arrivava uno ogni 20 minuti. Stessa cosa al ritorno: l’auto non va lasciata in aeroporto ma alla società di autonoleggio e successivamente con il furgoncino si viene portati in aeroporto. Sembra complesso ma in realtà l’abbiamo trovato comodissimo e veloce.

Se viaggiate in coppia, vi consiglio il noleggio dello scooter. Le distanze come dicevo non sono così ampie e soprattutto in alta stagione spostarsi a Minorca con lo scooter permette senza dubbio di trovare sempre parcheggio, anche nei luoghi più turistici, come Cala Macarella, Macarelleta e Turqueta.

Come sono le strade a Minorca

Ampie, ben asfaltate e sicure. Anche se non avete particolare dimestichezza alla guida, a Minorca non avrete problemi a guidare.

Guidando su e giù in lungo e in largo posso dirvi che il limite massimo è 90 km/h e tendenzialmente tutti rispettano i limiti. Ci sono un paio di autovelox fissi, meglio non rischiare.

La strada principale è la ME1 che va da Mao (Mahon) a Ciutadella e che in circa 50 minuti di tragitto vi porterà da una parte all’altra. Sono presenti numerose stradine secondarie che il più delle volte portano ad aziende agricole dove è possibile acquistare direttamente prodotti tipici, a parcheggi a pochi passi dalle spiagge principali o vicino al centro storico delle cittadine da visitare. Con GoogleMaps ci siamo trovate bene per gli spostamenti e in un paio di casi in cui c’erano stati degli incidenti, abbiamo fatto delle scorciatoie che ci hanno permesso di evitare il rallentamento.

Minorca e i parcheggi gratuiti

Ho adorato i parcheggi di Minorca: ampi, ben indicati dalla segnaletica e sempre gratuiti.

Essendo inizio settembre non abbiamo mai riscontrato difficoltà nel parcheggiare. Basterà cercare su GoogleMaps l’aparcamiento più vicino alle cittadine o alle spiagge e seguire le indicazioni.

Solo a Mahon abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio a pagamento, che costava 0,70€ all’ora, ma essendo giorno di festa non si pagava.

Minorca con i bambini

Un’isola perfetta per diverse tipologie di viaggiatori, Minorca è una meta indicata per le famiglie con bambini, anche molto piccoli. La maggior parte degli alloggi all’interno dei Residence offrono piscine e sdraio a disposizione dei clienti, dove trascorrere mezza giornata o dove concludere le giornate tra mare e visite.

Inoltre, Minorca è facile da girare in auto, ma per evitare i costi del noleggio dei seggiolini auto (che hanno prezzi spropositati), consiglio di portarli con sé da casa e imbarcarli.

La maggior parte delle spiagge sono raggiungibili facilmente e hanno un parcheggio dedicato a pochi passi. Spiagge di sabbia con il fondale che degrada dolcemente sono la spiaggia di Son Bou a sud con i suoi oltre 2,5 km, la spiaggia di Es Grau nel Parc Natural de s’Albufera des Grau, la spiaggia di Son Xoriguer.

Visitare i siti talaiotici a Minorca

Oltre ai tramonti infuocati, le calette paradisiache, Minorca custodisce un tesoro incredibile che spesso non si conosce: sono i suoi siti talaiotici, motivo per cui è stata inserita nell’elenco del Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.

La presenza di una delle maggiori densità al mondo di siti archeologici preistorici, per giunta in un territorio abitato, ha permesso a Minorca di diventare celebre per i suoi talaiot: monumenti preistorici che ricreano la vita delle prime civilizzazioni che abitarono Minorca intorno al IX secolo a.C.

Sull’isola di Minorca il sito talaiotico più grande e importante è quello di Torre d’en Galmés, che vi consiglio di visitare.

Festa Virgen de Gràcia a Maó

Tutti gli anni, il 7 e l’8 settembre c’è una grande festa in onore alla Virgen de Gràcia, la Madonna della Grazia nella capitale dell’isola, a Mahón. Queste feste ebbero origine nel 1890, quando il Comune decise di completare gli eventi religiosi in onore della Patrona della città con altri eventi di tipo civico, che comprendevano la qualcada, la sfilata dei meravigliosi cavalli neri minorchini.

I rintocchi delle campane alle quattro del pomeriggio del giorno 7 settembre annunciano l’inizio delle feste. Noi abbiamo assistito l’8 settembre al jaleo, la sfilata dei cavalli per le strette vie del centro storico ed è stato molto suggestivo.

Minorca e la tramontana

Anche chiamata l’isola del vento, Minorca deve fare i conti con la tramontana, il vento che soffia dal nord, per circa 150 giorni l’anno.

Se in inverno il vento è freddo e può raggiungere velocità inaudite e di conseguenza provocare mareggiate, in estate la tramontana è una brezza piacevole che impedisce alle temperature elevate di surriscaldare troppo. Attenzione però a non sottovalutarla, soprattutto in spiaggia, quando l’intenzione di mettere l’ombrellone per un po’ di ombra c’è, ma bisogna fare i conti con il vento che può rendere l’impresa piuttosto ardua.

Le spiagge di Minorca

Con i suoi 216 chilometri di costa, Minorca vanta almeno un centinaio di spiagge: di sabbia, ciottoli, calette e cale da cui potersi tuffare e fare bagni incantevoli. In generale, a sud troverete quelle più sabbiose, con sabbia chiara, mentre a nord quelle quelle più selvagge dai toni rossastri e dalle scogliere meravigliose, continuamente sottoposte all’azione della tramontana che in questa parte di isola presenta infatti una vegetazione piuttosto scarna.

Spesso paragonate alle spiagge caraibiche, quello che le contraddistingue è la possibilità di mettere d’accordo tutti: ci sono spiagge di sabbia bianca e fine, con il mare che degrada dolcemente, perfette per i bambini, ci sono le calette più rocciose raggiungibili scarpinando un pochino.

Cosa mangiare a Minorca

Tra dolce e salato, i prodotti tipici a Minorca sono tantissimi. Da assaggiare, da acquistare, da portare in valigia con sé.

  • Caldereta de llagosta: è il piatto più famoso di Minorca, un saporito stufato d’aragosta, originario del villaggio di pescatori di Fornells. Ha un costo “importante”, circa 70 euro a testa.
  • Fideuà: è una variante della paella de marisco, troverete sempre il pesce ma al posto del riso si usa una pasta simile a vermicelli spezzati della dimensione di un paio di cm.
  • Queso de Mahón: è il formaggio tipico dell’isola, che potrete acquistare anche in tantissime aziende agricole nell’entroterra. È un formaggio bianco a pasta molle con la scorza arancione o marrone. 
  • Ensaimada: è una dolce brioche a forma di spirale, perfetta da condividere. Leggerissima, potete trovarla spolverata generosamente di zucchero a velo o farcita con marmellate, crema di pistacchio o cioccolato.
  • Pomada: è il cocktail tipico dell’isola, un drink rinfrescante a base di gin, limonata e ghiaccio tritato. L’ingrediente principale è lo Xoriguer, un gin locale prodotto in una distilleria a Mahón.

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