Quante volte, anche se si è per qualche giorno al mare, non si vede l’ora di fare una gita un po’ diversa dal solito? Magari una passeggiata in montagna, all’ombra e al fresco di un magnifico bosco, dove potersi anche fare il bagno, tra cascatelle e piscine naturali.
Quella di cui vi parlo in questo articolo è una passeggiata semplice, un percorso ad anello che si snoda nella faggeta più estesa della Liguria, alla ricerca di ponticelli in pietra suggestivi e sempre accompagnati dal rumore del torrente.
Fare questa passeggiata in estate, in una giornata calda, vi darà anche la possibilità di fare un tuffo in una delle piscine naturali -e davvero incredibili- che crea il torrente Giara di Rezzo.
Qualche informazione e consiglio utile per il sentiero
Come tutti i sentieri di montagna, anche per questa camminata vi consiglio scarpe da trekking leggere o una buona scarpa da ginnastica. Il percorso è per buona parte immerso nel bosco e, se ha recentemente piovuto, può essere molto fangoso; per questo motivo una buona scarpa è fondamentale per godersi la gita in tranquillità ed evitare di farsi male.
Partite con cibo e una buona riserva di acqua, oltre che con il costume da bagno e un asciugamano per prendere un po’ di sole.
Vi consiglio di lasciare l’auto nel borgo di Rezzo, comodo sia per la partenza sia per l’arrivo del sentiero ad anello. Arrivando da Pieve di Teco o dalla strada del Col di Nava, trovate un piccolo parcheggio sulla sinistra, proprio di fronte alla Locanda Alpina Rezzo.
Per il percorso di cui vi parlo qui, che include quattro ponti, considerate circa un’oretta e mezza con qualche pausa fotografica.
Il borgo di Rezzo
Come viaggiando all’interno di una matrioska, dal grande al piccolo, vi racconto che ci troviamo in Liguria, più precisamente nella provincia di Imperia. Provincia frequentata perlopiù da stranieri e che offre incantevoli paesaggi sul mare e un ricco entroterra. In una delle valli della provincia di Imperia, la Valle della Giara, si trova un piccolo borgo di nome Rezzo, ben tenuto e dove gli abitanti accostano ancora davanti alla panetteria tenendo l’auto aperta e accesa in mezzo alla via, acciuffando il solito e schizzando via.
Rezzo conta circa 300 abitanti, abituati a vivere più sui monti che per mare, poco abituati ai turisti e perlopiù stranieri. Il comune è composto da tre frazioni oltre Rezzo: Cenova, Lavina e San Bernardo, distribuiti a circa 500 metri di altitudine.
A Rezzo la vita sembra lentissima e fatta di quelle cose semplici e banali che però la rendono meravigliosa. Ecco perché passeggiare per il suo bosco è una cura per lo spirito ancor prima che per il corpo.



Il bosco di Rezzo
A Rezzo si trova un bosco meraviglioso, che delimita il paese e che protegge il torrente Giara: si tratta della faggeta più estesa della Liguria, con oltre 800 ettari di ceduo semplice e ceduo composto ed esemplari di faggio che possono raggiungere i 30 metri di altezza.
Ci troviamo a un’altitudine compresa fra i 900 e i 1400 metri, lungo il versante che dal Monte Monega scende ai passi Teglia e Mezzaluna.
Questo percorso vi permetterà di costeggiare il torrente Giara di Rezzo, tuffarvi e nuotare in una delle tante piscine con cascatelle che crea, o semplicemente rinfrescarvi. Il torrente Giara di Rezzo infatti scorre su un letto
roccioso ed è caratterizzato qua e là
da laghetti e piccole cascate e da un’acqua pulitissima. Le acque del torrente inoltre vengono utilizzate per produrre energia elettrica, grazie a un impianto costruito
nel 2012.



Anello della Giara: il percorso
L’anello della Giara è altamente suggestivo perchè permette di incontrare ben dieci ponti in pietra, costruiti presumibilmente dal Medioevo al XVII secolo. I ponti, davvero scenografici quando spuntano dal verde del bosco lasciando a bocca aperta i visitatori, in passato avevano lo scopo di facilitare l’accesso agli orti e ai castagneti che si trovavano sul lato opposto del
torrente. Il nostro percorso non includerà tutti quanti i ponti, ma solo una parte. Soprattutto in seguito a un’alluvione avvenuta nel 2020 la maggior parte dei ponti è stata restaurata, per permettere il passaggio da una parte all’altra del torrente.
Il nostro percorso parte dal borgo di Rezzo e torneremo con un giro ad anello nello stesso punto. Arrivando da Imperia, parcheggiamo l’auto di fronte alla Locanda Alpina Rezzo, sulla nostra sinistra, dove si trova un piccolo parcheggio. Preso con noi il pranzo, acqua abbondante e tutto il necessario, cerchiamo l’imbarco del sentiero.
A piedi ritorniamo sui nostri passi, lungo la statale per un centinaio di metri fino a un bivio che imbocchiamo sulla destra. A questo punto dopo qualche passo troviamo sulla destra una tacca che segna il sentiero e sulla sinistra la strada che da asfaltata diventa sterrata e scende. Se poco più avanti vedete un grande piazzale con qualche auto probabilmente lì da un bel po’, siete nel punto giusto. Prendete la strada in discesa sulla sinistra e superate le stalle di alcuni cavalli dai nomi originali per cominciare il vostro sentiero.
Imboccata la strada sterrata, la discesa è subito decisa e costeggiare alcuni orti; dopo qualche tornante ci troviamo immerse nel bosco e finalmente all’ombra.
Dopo poche centinaia di metri ecco il primo ponte che ci era stato segnalato da un cartello prima, il Ponte della Cianca, perfettamente conservato e che vi consiglio di fotografare dal basso.

Superato il ponte continuiamo il sentiero, sempre più ombroso e fresco, ormai principalmente in piano. Qui il letto del torrente è basso e roccioso ed è il posto ideale per fermarsi a pranzare senza pericoli.

Proseguendo il sentiero dopo un paio di tornanti in salita e nuovamente qualche centinaio di metri in piano si raggiunge un secondo ponte, il Ponte del Mulino, forse il più scenografico tra quelli incontrati, grazie a una vera e propria piscina naturale di acqua cristallina e per nulla fredda…qui un bagno è d’obbligo!

Rinfrescati e asciugati, proseguendo ancora lungo l’anello che ci riporterà al borgo di Rezzo, si raggiunge un terzo ponte, il Ponte di Calcinaro, che esisteva già nel 1687 e che venne più volte restaurato. Sarà oltrepassando questo ponte che torneremo sulla sponda opposta del torrente Giara e raggiungeremo il borgo di Rezzo.


Ma prima decidiamo di raggiungere ancora il Ponte Napoleonico, poco distante e che già intravediamo in lontananza. Sul Ponte Napoleonico non è possibile salire, il suo stato deteriorato non lo consente, però anche qui il torrente è basso e intorno la ghiaia è un facile accesso consente di fermarsi senza alcun pericolo, particolarmente consigliato se siete in compagnia di bambini.

Ritorniamo leggermente indietro e superiamo il ponte precedente. A questo punto il sentiero si inerpica dolcemente e poco per volta, sempre all’ombra del bosco, tanto che non ci accorgiamo neppure di raggiungere in meno di venti minuti il borgo. Prima di raggiungere il centro abitato prendetevi ancora un momento per godervi la piccola Cappella di Santa Margherita che incontrate sulla vostra destra.



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