Visitare l’eclettica Villa Chiuminatto nel Quartiere Crocetta a Torino

Una villa eclettica nel cuore di uno dei quartieri più eleganti e ambiti di Torino: Villa Chiuminatto si trova alla Crocetta, nei pressi della bellissima area giochi dei Giardini del Fante.

Si trova in buona compagnia, vicina ad altri villini in stile liberty ed eclettico, costruiti qui all’inizio del Novecento e da subito diventati luoghi colmi di esoterismo e magia, ma anche perfetti set cinematografici.

Villa Chiuminatto, dopo aver compiuto un secolo di vita e aver subito un importante restauro, ha aperto le sue porte per un ciclo di visite guidate al suo interno.

Visita Villa Chiuminatto

Informazioni utili per la visita di Villa Chiuminatto

Dopo aver compiuto il suo primo centenario, Villa Chiuminatto ha aperto le sue porte al pubblico, inaugurando prima un ciclo di visite guidate gratuite e poi due visite guidate speciali di approfondimento, pensate su alcuni aspetti specifici della sua storia.

Le visite guidate di Villa Chiuminatto saranno sabato 29 giugno 2024 con la Visita Speciale Chiuminatto Cinema, in tre diversi orari alle 16:00, 17:30 e alle 20:30 e sabato 26 ottobre 2024 con Visita Speciale Chiuminatto Esoterica, in tre diversi orari alle 15:00, 16:30 e alle 18:00.

La prenotazione è obbligatoria e va fatta sul sito ufficiale di Villa Chiuminatto, a partire da fine maggio per la prima visita e da luglio per la seconda.

Entrambe le visite richiedono un contributo minimo di 10 euro a testa per ogni visitatore.

Visita Villa Chiuminatto

La storia di Villa Chiuminatto

Per raccontare la storia lunga un secolo di Villa Chiuminatto, è necessario riflettere sul quartiere nella quale è stata costruita e oggi si trova, il quartiere torinese della Crocetta, che oggi è considerato tra i luoghi residenziali più belli di Torino.

Ma non è sempre stato così, il quartiere della Crocetta nel periodo tra fine Ottocento e inizio Novecento era poverissimo, perché considerato ancora una zona rurale, dove vivevano perlopiù contadini, operai e ferrovieri.
Gina Lombroso, figlia del celebre criminologo Cesare, fece addirittura una ricerca sulle persone che vivevano in questo quartiere, facendo emergere le difficoltà delle famiglie che qui abitavano e registrando il più alto livello di mortalità infantile cittadino.

Perchè e come, allora, il quartiere è diventato quello che è oggi? Uno dei motivi è da ricercare precisamente in una data; il 22 aprile 1906, infatti, venne invitato nella celebre Piazza d’armi il Circo di Buffalo Bill. Per cinque giorni ci fu questa mise en scene del Far West che pose l’attenzione sul quartiere. Da questa piazza inziarono a venir costruiti numerosi viali, dove la nuova e alta borghesia e la giovane nobiltà italiana iniziarono a fare le loro promenade.

Nel 1911 il Comune di Torino creò un bando per facilitare la costruzione di villini in questa zona. Erano presenti dei criteri molto rigidi per la costruzione, come sull’altezza dei piani, che non potevano superare i cinque. Un altro criterio è che i villini dovevano essere progettati da importanti nomi dell’architettura.

Villa Chiuminatto venne costruita su progetto dell’architetto Gottardo Gussoni, pupillo del grande Pietro Fenoglio, grande architetto liberty molto apprezzato a Torino. Laureato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 1891, Gussoni diventò Professore di Disegno Architettonico a partire dal 1915 e oltre a Villa Chiuminatto prese parte a numerosi altri progetti di costruzione di ville liberty a Torino.

La costruzione di Villa Chiuminatto iniziò a partire dall’ottobre del 1923. Gussoni scelse di costruirla insolitamente in travertino e con uno stile eclettico, in contrasto con gli altri villini nel quartiere della Crocetta.

Il suo committente fu Giacomo Chiuminatto, uomo vanitoso, originale, determinato, decisamente sopra le righe, che partecipò in prima persona al progetto di costruzione. Si suppone che possa essere proprio il primo proprietario  l’uomo ritratto negli affreschi interni alla villa e che possa ricondurre alla grande scultura dell’uomo presente sulla facciata principale della villa, probabilmente con lo scopo di dimostrare il suo status e la sua ricchezza. Poi magari l’uomo rappresentato non ricalca esattamente le sembianze dell’originale, ma questa è un’altra storia!

Gli affreschi interni si trovano invece sul soffitto della sala principale e hanno lo scopo di celebrare il mestiere in campo edile di Chiuminatto. Nel grande rosone centrale sono proprio i putti rappresentati a consegnargli i progetti della villa.

Scultura e affreschi non sono i soli riferimenti al suo primo proprietario. Potrete notare voi stessi che sui cancelli della villa sono presenti, in ferro battuto, le lettere “C“, che rimandavano proprio al nome Chiuminatto.

Durante la seconda guerra mondiale a causa dei bombardamenti in zona la villa viene danneggiata. Dalla fine degli anni Quaranta la villa diventa un apprezzato set cinematografico e qui vengono girati numerosissimi film e miniserie televisive.

La ristrutturazione conservativa di Villa Chiuminatto

Lo scorso anno, nel 2023, la villa ha compiuto il suo primo secolo di vita e a partire dal 2019 le due architette Cristina Alemani e Mariafederica Andreta dello Studio Archi 2 di Torino, hanno iniziato un restauro di tipo conservativo, per riportare alla luce la storia di questo luogo, ma anche per rendere la struttura il più moderna e all’avanguardia possibile.

Una Villa appartenuta a nove famiglie diverse in un secolo di vita

Dopo la proprietà di Chiuminatto, la villa appartenne a nove famiglie diverse, che l’hanno ristrutturata, abitata, amata, modificata e che hanno tessuto le loro storie di vita con quelle della villa.

Il restauro ha anche avuto lo scopo di riportare alla luce i suoi elementi caratterizzanti: il bow window, i marmi pregiati, lo scalone d’onore, le meravigliose e ampie vetrate, il parquet.

Una delle parti più incantevoli della villa è a mio parere lo scalone d’onore in ferro battuto che conduce alle stanze del primo piano della villa, che oggi ospitano gli uffici.

Villa Chiuminatto oggi

Nel 2018 la villa viene acquistata dalla Famiglia BuonoLopera, che qui crea la sede della Fondazione omonima, dell’energy company newcleo e del family office Elysia Capital.

Villa Chiuminatto ha così un unico cuore che però ospita due luoghi e due anime: una sociale e culturale che è la Fondazione Buonolopera, che accoglie e sostiene iniziative non profit in diversi campi, ad esempio con l’emissione di borse di studio volte a sostenere giovani talenti in ambito scientifico e culturale e una più scientifica e all’avanguardia con l’Azienda Newcleo.

Un pensiero riguardo “Visitare l’eclettica Villa Chiuminatto nel Quartiere Crocetta a Torino

Lascia un commento