Newsletter falsissima di Agostembre | Cose fatte, assaggiate, vissute

Ma quanto è puttana questa felicità
Che dura un minuto, ma che botta ci dà

Se dovessi descrivere in una manciata di parole questo Agostembre (somma degli ultimi due mesi trascorsi) queste parole di una celebre canzone dei The Giornalisti di qualche anno fa, sarebbe perfetta.

Due mesi che hanno condensato una quantità di emozioni difficili da selezionare, impossibili da dividere, picchi di felicità estrema e senso di rivincita. Vi porto un pezzetto di me attraverso questi due mesi e alle meravigliose scoperte che mi hanno regalato.

Tra novità editoriali, eventi, abbonamenti da rinnovare, nuove uscite cinematografiche e mostre, progetti che si affacciano e novità lavorative, spesso settembre è un mese di nuovi inizi anche per chi la scuola, l’ha effettivamente finita da un po’. Ammetto che il mio consueto modo di affrontarlo è semplicemente lasciandomi travolgere tipo tsunami.

Quest’anno in cui tutto cambia e tutto resta identico, ho invece deciso che doveva andare diversamente. E così, ho lasciato scadere abbonamenti senza rinnovarli, ho guardato mostre iniziare senza fiondarmi all’istante. Semplicemente sto. Nel qui, nell’ora, nel momento in cui vivo, con la frenesia per tutto quello che potrebbe essere fuori dalla porta di casa. E sto. Sto davvero bene.

Avevamo parlato, nella scorsa newsletter, dei libri che probabilmente mi avrebbero accompagnato per un lungo viaggio e per parte dell’estate. L’ottima notizia è che sono riuscita a leggerli tutti, anche se non tutti mi hanno davvero convinto. Ma partiamo con ordine, vi racconto anche qualche micro delusione:

  • Estate caldissima di Gabriella Dal Lago: forse il libro che ha risuonato più di estate, in questa estate. Un libricino poco spesso che si può leggere in una giornata di mare sotto l’ombrellone. Sette adulti, un bimbo e un gatto, per sfuggire a una delle estati più calde degli ultimi anni, fuggono in una casa di campagna per gli ultimi giorni di lavoro. Tutti lavorano infatti da Bomba Agency, un’agenzia di comunicazione, e devono portare a termine una presentazione importante per un cliente. Una sola settimana tutti insieme, ma da subito rivalità e differenze vengono a galla.
  • Dimenticare di Peppe Fiore: se il libro di prima risuona di estate, questo risuona di bosco. Dopo aver lavorato per tutta la vita in un lido balneare di Fiumicino, Daniele si ritira in un paesino sperduto di montagna, nell’alto Lazio. Pochissimi sanno dove si trova, quasi tutti pensano che sia in Messico. Prende in gestione il bar di una stazione sciistica non più in funzione e gli anni trascorrono. Perché andarsene da un giorno all’altro senza voler vedere nessuno dei suoi familiari? Da chi o da cosa scappa? Un viaggio nei meandri della mente umana, anche quando è più difficile farlo.
  • Appunti sulla tua scomparsa improvvisa di Alison Espach: il mio colpo di fulmine di questa estate. Sally e Kathy sono sorelle e Sally guarda da sempre con ammirazione Kathy, la più grande, bellissima, spigliata, che le regala racconti inediti e particolareggiati della sua vita. Ma dal tragico giorno in cui Kathy perde la vita, tutto cambia: Sally si ritrova senza la luce di Kathy, senza la sua guida e la sua presenza ma con solo il ricordo, immenso, di quello che sono state. Un libro di una bellezza rara, mai banale, mai stucchevole.
  • Cleopatra e Frankestein di Coco Mellors: poteva essere un gran libro, perché tutte le premesse c’erano. E invece, insomma, mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca. Cleo ha ventiquattro anni, fa la pittrice e si è trasferita a New York per realizzare il suo sogno di diventare un’artista. La sua vita è parecchio confusionaria e trascorre le sue notti tra feste e amori improbabili. È proprio a una di queste serate che incontra Frank nell’ascensore di un grattacielo. Molto più grande di lei, sicuro di sé e affermato lavorativamente, tra i due pare essere colpo di fulmine immediato. Sei mesi dopo, si sposano, ma l’idillio che sembrava esserci inizia a rivelare le ombre di due persone molto diverse e per niente risolte. Fino a qui, la storia poteva essere una grande storia, se non fosse che poi l’autrice si sposta su amici, genitori, sorellastre perdendo un po’ di vista l’approfondimento sui protagonisti.

Only murders in the building

Per la terza stagione i tre detective improbabili tornano insieme per risolvere l’ennesimo omicidio che li vede coinvolti. Ma di mezzo ci sono tanti personaggi nuovi e uno spettacolo da preparare.

Forse la stagione più bella delle tre, sempre bellissimo il ritmo narrativo e l’intelligenza di trattare un giallo con così tanta ironia e sagacia.

Belve

Vi avevo già parlato della mia recente passione a Belve, il programma su Rai Due condotto dalla giornalista Francesca Fagnani nella scorsa newsletter. In realtà arrivo con un ritardo epico, questa estate infatti il programma era in pausa ma su RaiPlay ho trovato tutte le repliche delle puntate delle ultime tre stagioni e ne ho approfittato per buttarmici a capofitto.

Sono interviste a personaggi della politica, dello spettacolo, dello sport con domande pungenti volte non per forza a farli amare, ma sicuramente a farli conoscere. La nuova stagione è iniziata il 26 settembre e io non vedevo letteralmente l’ora!

Romantiche

Tra le mie scoperte cinematografiche dell’ultimo periodo primeggia senza dubbio Pilar Fogliati, attrice e in questo caso anche regista. In questo film, la stessa Pilar Fogliati porta in scena quattro ragazze molto diverse, che vivono tra Roma e dintorni e cercano se stesse e il loro posto nel mondo.

Sono Eugenia Praticò, aspirante sceneggiatrice siciliana, l’aristocratica Uvetta Budini di Raso, la provinciale Michela Trezza, la romana verace Tazia De Tiberis. Quattro donne diversissime che fronteggiano la quotidianità come meglio riescono.

La Sirenetta

Finalmente sono riuscita a vedere La Sirenetta, dopo le critiche, i dubbi e le lamentele che avevano avvolto l’uscita del film. Io posso solo dire che mi è piaciuto moltissimo e ho apprezzato tantissimo che anche le canzoni, tranne qualcuna forse aggiunta rispetto al cartone, siano state le medesime che ricordavo ancora a memoria.

Effetti speciali davvero incredibili e la solita dolcezza delle favole Disney, in cui per due ore possiamo sognare senza chiederci altro.

La verità, vi spiego, sull’amore

Ispirato al libro omonimo di Enrica Tesio, dopo sette anni di vita insieme e due figli, Dora viene lasciata improvvisamente dal marito Davide. Un evento traumatico, che lascia la donna incredula e arrabbiata. Ci vorrà molto tempo e molto lavoro su se stessa prima di riuscire a ricominciare con la sua vita e a ricostruire un rapporto con l’ex compagno, districandosi tra la cura dei figli e le insidie della quotidianità. Dolce e ironico, nel complesso sono stati 90 minuti di intrattenimento spensierato.

Tonya

Il film Tonya, uscito nel 2018 e ispirato alla biografia di Tonya Maxene Price, ha fatto il pieno di riconoscimenti, premi e candidature.

Tonya ha avuto quella che si definisce un’infanzia difficile e le cose le sono andate male anche crescendo. Eppure, nonostante soffrisse d’asma e fumasse tantissimo, Tonya è stata una grande pattinatrice e la seconda donna al mondo ad eseguire un triplo axel in una competizione ufficiale.

Il film ripercorre la sua biografia, dai 4 ai 44 anni, la sua ascesa veloce e le sue tante cadute, le sue gioie e i suoi tanti fallimenti.

Dove nessuno guarda

Il nuovo podcast di Pablo Trincia ci porta nuovamente in un caso di cronaca italiano, questa volta a Potenza, quando la cittadina è stata sconvolta dalla morte di Elisa Claps. Nel corso degli otto episodi, quasi tutti di circa un’ora, Pablo Trincia prova a riscostruire quello che è successo dal 12 settembre del 1993 in poi.

Attraverso le testimonianze di chi amava Elisa, della sua famiglia e dei suoi amici, ma anche di persone collegati ad altri casi di omicidio, Dove nessuno guarda fa rabbrividire e riflettere.

Amnèsia

Un podcast appena uscito e un podcast del 2008, ebbene sì. Che in realtà era una trasmissione in diretta tutti i giorni della settimana su Rai Radio 2. Potete recuperare tutte le puntate un po’ datate su Rai Play Sound, io ho cominciato proprio negli ultimi giorni del mese e mi stanno incantando. Conosco e ho seguito diversi programmi di Matteo Caccia, tra cui Pascal, ma non mi ero ancora avvicinata ad Amnèsia.

Matteo Caccia aveva 32 anni, era un attore e conduttore radiofonico. Un giorno di settembre del 2007 apre gli occhi e ha perso tutti i suoi ricordi. La diagnosi è amnesia retrograda globale. Trascorre un anno, nel quale ricostruisce la sua esistenza, fino a quando il Direttore della radio gli propone di tenere un programma-diario delle sue scoperte, delle sue innumerevoli prime volte. Una scoperta delle piccole e grandi cose della vita che solo chi ha il privilegio di fare per la prima volta, sa assaporare. Di una sincerità disarmante.

L’estate perfetta, per me, è da sempre l’estate italiana.
E posso davvero dire di non essermi fatta mancare niente quest’anno: il blu del mare, la sinuosità delle colline, il verde dei boschi, la bellezza delle ville e dei giardini che tempestano il nostro Paese. Se riavvolgo il nastro dei ricordi e ripenso ai mesi estivi, penso a quanto ogni giorno trascorso sia stato speciale ma quanto il giorno dopo mi stesse riservando qualcosa di ancora più sorprendente che ancora non conoscevo.

È stata un’estate di felicità incredula e adesso sono pronta a immergermi in risotti alla zucca, avvolgermi in morbidi cardigan e aspettare che il tè sia pronto da bere.

Dalla primavera all’estate, sono stata in sei regioni italiane diverse per viaggi che sognavo da un po’, ma anche per viaggi che invece inizialmente non mi attiravano affatto, ma come capita a volte, mi sono un po’ capitati. Come tutti, sfruttando le ferie, i permessi e i Ponti.

La primavera è iniziata in Emilia Romagna, in alcune delle città più belle e ricche di cultura in assoluto. Tra le altre, Ravenna e Modena e in numerosi parchi e borghi. E finalmente sono stata in un posto che mi attirava tantissimo, Tresigallo. E che prelibatezze ho assaggiato! Ho la galleria ricca di foto di piatti in cui mi tufferei volentieri all’istante.

I mesi primaverili sono proseguiti tra un viaggio in Lombardia, che ci ha portato fino in Svizzera a visitare luoghi tra i più belli visti nell’anno e la scoperta di un pezzetto di Veneto, in particolare il territorio dei Colli Euganei ( di cui qui trovate tantissimi articoli ), famoso per essere ricco di ville e giardini, ma anche la zona intorno a Verona e una veloce tappa a pochi chilometri da Milano di ritorno. Di queste tappe, invece, ho ancora tutto da raccontarvi.

In queste ultime settimane vi ho parlato di un viaggio bellissimo, fatto lo scorso anno, un bellissimo on the road in Costa Azzurra: qui trovate finalmente tutti gli articoli.

Anche dell’estate non posso proprio lamentarmi: è proseguita tra sagre, passeggiate, miniere, degustazioni di vini.

Il lungo viaggio estivo quest’anno ci ha portati in una regione inedita per noi, la Sardegna. L’abbiamo visitata da Olbia a Cagliari, costeggiando la sua costa orientale e non perdendoci le tappe più significative dell’entroterra. È un viaggio da quale siamo tornati appagati, abbronzati e increduli.

Ma il viaggio non era ancora finito e il traghetto ci ha riportati in Lazio, dove ci aspettavano altri giorni alla scoperta di uno dei suoi pezzetti più verdi e immacolati, tra boschi, borghi e una cucina indimenticabile.

E prima di lasciarci alle spalle l’estate, ne abbiamo approfittato per una tappa in Toscana, alla scoperta di un pezzetto che ancora ci mancava. Non potevamo finire meglio di così, con una stupenda luce e un tramonto inedito su un passo di montagna, mentre il buio avvolgeva tutto e noi ci incamminavamo verso casa.

Ultimo ma non per ultimo, un ancora caldissimo weekend di Settembre è stata l’occasione per trascorrere un weekend rilassante nel nostro amato Monferrato, in Piemonte, provando anche questa volta una nuova struttura e godendoci la giornata tra un tuffo e un aperitivo.

Se vi state chiedendo quanto materiale io abbia a disposizione da scrivere qui su questo blog: tanto. Arriverò con calma e senza fretta a raccontarvi tutto, perché i luoghi che ho visitato non devono per nessun motivo rimanere non narrati.

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