Settembre è da sempre il mese dei “da quest’anno mi iscrivo a…”. Poco importa se è l’ennesimo corso in palestra, che poi difficilmente portiamo a termine, o il corso di flamenco a cui da anni volevamo iscriverci e finalmente troviamo il coraggio di farlo. Quello che conta è che da sempre Settembre rappresenta per tutti un nuovo inizio, rigenerati dalle vacanze e dall’estate appena lasciata alle spalle. Settembre è il temuto e atteso ri-inizio della scuola e di tutte le attività ad essa (s)connesse e anche per chi la scuola l’ha finita da ormai parecchio – ahimé – si è sempre invogliati a fare qualcosa di nuovo, mai provato prima. Per questo credo che proprio questo sia il momento giusto per mettersi in gioco, ad esempio come ho fatto io, frequentando un corso di inglese per viaggiare, alla My English School.
Corso di inglese per viaggiare: il mio rapporto con l’inglese
Mai e poi mai avrei pensato che l’inizio di Settembre mi avrebbe vista iscritta ad una scuola di inglese a Torino, la mia città. Come ci sono finita?
Il mio rapporto con l’inglese è sempre stato ambiguo. E per una larga parte della mia vita, l’ho usato sicuramente più per dovere che per piacere. Non ho mai subito il fascino british, o avuto voglia di ascoltare e cantare canzoni in inglese a squarciagola, nei miei sogni quasi mai era inclusa Londra o gli States. Ma l’ho sempre studiato, dall’asilo quando abbiamo imparato principalmente i colori ( e anche se non ho mai imparato a pronunciarlo perfettamente, il colore purple era il mio preferito ), passando per le elementari in cui ripetevamo tutti insieme “Yes, I do/No, I don’t” per un numero infinito di volte, fino alle medie e alle superiori in cui, ironia della sorte, ho scelto un liceo con indirizzo linguistico e nel quale l’inglese era preponderante.

Così l’inglese, poco apprezzato e un po’ temuto, mi ha accompagnato per una fetta di vita importante. Ripassavo i verbi irregolari e imparavo a commentare le poesie di Shakespeare, andavo in gita a Dublino e ripassavo il Present Perfect, incappando sempre anche nel Continuous senza ricordarmi le loro differenze.
Corso di inglese per viaggiare: perché è fondamentale
E arriviamo all’età adulta, a quando con gioia ho lasciato alle spalle le scuole e l’esamino di inglese dato all’Università non mi ha fatto per niente paura. Ho iniziato davvero a comprendere quanto fosse importante conoscere l’inglese quando ho iniziato a viaggiare, tanto, autonomamente. Quando ho dovuto spiegare in un Paese lontano dal mio che stavo male e quali sintomi avevo, quando ho dovuto acquistare online voli e biglietti e assicurarmi che tutte le informazioni inserite fossero corrette. Quando ho partecipato a viaggi internazionali con altri blogger e giornalisti e l’unica lingua parlata e ascoltata per giorni era proprio l’inglese.

L’inglese è fondamentale per viaggiare non solo per prenotazioni e noiosità burocratiche, ma anche per socializzare e chiacchierare con chi si incontra in viaggio, per uno scambio di battute con i proprietari della casa in cui si alloggia, per non incappare in qualche brutta figuraccia perché non si era capito bene qualcosa.
Ci sono poi momenti in cui nessuna lingua del mondo sarebbe utile per comunicare come durante il mio viaggio in Giappone o con le signore turche dell’hammam a Istanbul, ma questa è essenzialmente un’altra storia.
Corso di inglese per viaggiare: perché iscriversi a un corso di inglese quando lo “si sa già”
Per quale motivo, però, occorre iscriversi a un corso di inglese anche quando lo si conosce abbastanza, e lo si usa spesso in viaggio?
Nel mio caso, ad esempio, ho studiato inglese per tantissimi anni ma nell’ottica di un insegnamento, quello prettamente scolastico, che privilegiava dogmi grammaticali e studio di letteratura, a discapito di quello che serve di più nella vita di tutti i giorni e soprattutto in viaggio: saper conversare.
E quando si è in viaggio è vero che in un modo o nell’altro si cerca di cavarsela e che dopo qualche momento di incertezza si diventa più fluenti e abili, ma è anche vero che appena questo capita è quasi sicuramente ora di rientrare. Il viaggio, proprio perché non sempre è più lungo di qualche giorno, non permette di far sedimentare le nuove conoscenze apprese, in termini di vocaboli ad esempio. E quello che si è appreso, molto spesso lo si scorda al rientro. Ricominciando da capo ad ogni nuova partenza.
Frequentare una scuola di inglese con regolarità e costanza, settimana dopo settimana, invece permette di far proprie le conoscenze apprese e, mattoncino dopo mattoncino, creare un percorso di apprendimento che dura nel tempo e che, parola mia, vi vedrà da subito migliorare. Ho cominciato il mio corso di inglese durante l’estate e ho potuto testare sin da subito i miei miglioramenti, e proprio della My English School, che sto frequentando io, vi parlerò meglio molto presto.
[ In collaborazione con My English School ]
Volevo ottenere la certificazione B2 ma alla fine mi sono iscritta all’università telematica in altro ambito.
In futuro ho intenzione invece di frequentare un corso di tedesco per partire da zero, e perfezionare il mio olandese con un corso all’estero.
Uno step alla volta 💪
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Wow, quanti bei progetti legati alle lingue! 😍 Ho studiato il tedesco alle superiori, ma come per l’inglese, il mio liceo si concentrava più sulla letteratura che sulla conversazione. Mi piacerebbe fare un corso di ripasso di francese e spagnolo invece, che mi capita di usare spesso ma che dovrei perfezionare. In bocca al lupo per i tuoi progetti linguistici! 🙂
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