Agnese è una ragazza solare che si butta nelle cose a capofitto. Partire a poco più di vent’anni per passare mesi lontano da casa e affetti e, inoltre, dall’altra parte del mondo, non è da tutti ! Seguite il suo blog e le sue rubriche, come #wetravelweshare che nasce dalle foto e dalla collaborazione di più blogger che decidono di mettersi in gioco e scrivere del tema del mese ( il tema di ottobre – particolarmente cattivello – potete leggerlo qui! ) e non perdetevi le sue storie bizzarre in Nuova Zelanda.
Ma ora, godetevi il racconto di Agnese, sono certa che l’adorerete!
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Le mie interviste partono più o meno sempre nello stesso modo, perché credo che descriversi in poche parole non sia cosa così semplice. Chi è Agnese?
Faccio sempre fatica a definirmi in poche parole, perché sono tante cose e ho tante passioni. Sono una ventisettenne toscana ma con il cuore in tante altre parti d’Italia (Milano e il Trentino soprattutto) e nel mondo. Viaggiatrice nell’anima, ho lasciato un pezzo di cuore in Australia, amo studiare le lingue straniere, divorare libri e buon cibo, camminare e l’adrenalina dopo l’attività fisica, ma anche stare sul divano a guardare le partite dell’Inter. E poi vabbé, amo fare tantissime altre cose! Oltre ai viaggi, la mia più grande passione è la scrittura, che spero di trasformare presto in un lavoro. Sono una persona estremamente curiosa e sempre entusiasta, ma anche incontentabile -purtroppo o per fortuna- e molto insicura; adoro fare amicizia ed essere d’aiuto per chiunque!

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Passione per il viaggio e passione per le lingue straniere ti hanno spinto a fare due esperienze importanti all’estero. La prima in Australia e la seconda, tuttora in corso, in Nuova Zelanda. Ne avevo sentito parlare vagamente, ma grazie ai tuoi scritti ho capito a fondo in che cosa consista lavorare alla pari. Ce ne parli?
Nonostante non sia una grandissima appassionata di bambini, sia in Australia sia in Nuova Zelanda ho deciso di partire come ragazza alla pari, così da avere già vitto, alloggio e stipendio assicurato: quando si va dall’altra parte del mondo, non sono cose così scontate! La cosa che però mi interessa di più è entrare nel vivo della cultura, delle tradizioni e della vita quotidiana di un Paese, e credo che lavorare come au pair sia un ottimo modo per farlo. L’au pair dà una mano in casa e con i bambini, si organizza tra una spesa al supermercato e una lezione di nuoto, ha l’opportunità di vivere esperienze uniche con la famiglia ospitante, ma ha anche uno spazio tutto suo dove coltivare la propria indipendenza, oltre a tanto tempo libero per esplorare il suo nuovo Paese d’azione. Ok, detto così sembra un’esperienza perfetta: ci sono tanti pro e tanti contro…ma, tutto sommato, credo sia un’esperienza molto utile, interessante e formativa.


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Fare un’esperienza del genere permette di vivere un luogo in modo completamente diverso rispetto a come avresti potuto fare con un viaggio, ma significa lasciare tutto per alcuni mesi e vivere in una famiglia che conosci solo attraverso e-mail e skype. Quali sono i pro e i contro di un’esperienza di questo tipo?
Naturalmente, chi decide di buttarsi in una tale avventura deve mettere in conto che vivrà in un luogo fisso almeno per qualche mese, e questo va a scapito della libertà di un “normale” viaggio. Allo stesso tempo, come dicevo sopra, si ha però l’impagabile possibilità di vivere sulla propria pelle la cultura di un Paese diverso dal nostro, e questo ci fa inevitabilmente crescere. Ritrovarsi a vivere con un’intera famiglia di sconosciuti e di “diversi” (da un punto di vista culturale) può essere scioccante, ma di sicuro è molto stimolante, ci porta a rivedere i concetti di rispetto e di quotidianità, ci rende persone più flessibili e aperte. Bisogna anche fare i conti con la lontananza da casa, amici e famiglia…e io lo so bene, visto che ho scelto Paesi che stanno proprio dall’altra parte del mondo! Ma mi dico sempre: “A casa ci tornerò, prima o poi, e casa sarà lì ad aspettarmi…intanto viviamoci quest’avventura al 100%!”.

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Una volta rientrata in Italia, nella tua Toscana, pensi che ti piacerebbe ripartire per un’esperienza analoga? Se sì, questa volta, verso quale meta ti orienteresti?
Sto mettendo l’anima e tanto impegno per riuscire a guadagnarmi da vivere come libera professionista, e in (buona) parte lo faccio perché so che, in questo modo, potrei lavorare praticamente ovunque: questa è per me una cosa molto importante, visto che sono una che non riesce a stare ferma in un posto troppo a lungo! Di sicuro, però, quando torno in Italia vorrei fermarmi un attimo, costruire qualcosa di solido, godermi al massimo amici e familiari, visitare tutta l’Italia che ancora non ho visto. Se dovessi scegliere, tornerei di sicuro a vivere a Milano! Se un giorno, invece, decidessi di ripartire di nuovo per un’altra esperienza di vita all’estero, probabilmente opterei per il Canada o per la Spagna (soprattutto l’Andalusia, che è il mio sogno da sempre!). Però insomma, non si può mai sapere: il mondo è grande!

Se volete seguire le avventure di Agnese in Nuova Zelanda come ragazza alla pari ( e ne scoprirete delle belle) e come blogger, cliccate qui !
Bella intervista! Vai Agnese, sei troppo forte :*
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Non vale perché tu sei di parte!! 🙂 ❤
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Che bello Elisa, grazie mille! Mi ha fatto molto piacere fare due chiacchiere con te e avere l’opportunità di parlare delle mie passioni e delle mie esperienze in viaggio. Sono cose di cui parlerei 24 ore su 24, eheheh 🙂
Un abbraccio!
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Grazie a te Agnese ! 🙂 E’ stato molto bello ospitare la tua esperienza e le tue parole sul mio blog…è uno scambio “culturale” anche questo! Grazie mille per la tua disponibilità ❤
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Sicuramente sono esperienze che fanno avvicinare alla realtà locale molto di più di quelle vissute come semplice turista.
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Assolutamente d’accordo con te. Sono anche esperienze che inevitabilmente ti pongono di fronte a scelte importanti ! 🙂
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