Sentiero delle 9 borgate di Sambuco in alta Valle Stura di Demonte

Siamo in alta Valle Stura di Demonte, una delle valli della provincia di Cuneo che più amo, e il Sentiero delle 9 borgate di Sambuco è una bellissima camminata ad anello, che non presenta particolari difficoltà ed è perfetta per il periodo delle fioriture!

Nella tarda primavera le radure, i pendii e addirittura il sottobosco si vestono di colore. I narcisi, i raponzoli, i tulipani e le orchidee selvatiche danzano al vento indisturbati. Il sentiero non è da disdegnare anche durante le altre stagioni, i suoi boschi sono un fresco riparo nelle torride giornate d’estate e, quando la neve rende impraticabile i sentieri dell’alta quota, questo anello ai piedi del Monte Bersaio può essere un ottimo passatempo per gli amanti della montagna.

Sentiero delle 9 borgate di Sambuco

Alcuni consigli pratici

Il sentiero delle 9 borgate di Sambuco è una camminata ad anello di media difficoltà, il percorso è lungo una decina di chilometri e presenta un dislivello di circa 550 metri, tra costanti sali e scendi.

Il sentiero è molto ben segnalato da cartelli e tacche gialle e rosse, si snoda tra strade sterrate e sentieri, in un piacevole alternarsi di tratti soleggiati e ombrosi.  

Ad oggi il sentiero non è troppo conosciuto e non è particolarmente affollato, quindi è molto piacevole da percorrere anche nel weekend.

Potete parcheggiare l’auto nel centro del paese, c’è una comoda piazza con numerosi parcheggi davanti al Comune di Sambuco. Se non siete della zona, potete inserire il palazzo del Comune sul navigatore. Inoltre, davanti al parcheggio, al bar-ristorante La Meridiana forniscono gratuitamente una piccola mappa con la spiegazione del percorso, che a noi è venuta molto utile in alcuni tratti.

Il percorso

Una volta lasciata l’auto, dirigetevi verso la Chiesa della Madonna del Roccasio e imboccate Via Colle del Mulo, che sale davanti alla chiesa. Al termine della strada asfaltata, una volta superate tutte le case, proseguite mantenendo la destra su una carrabile sterrata, seguendo i cartelli e le tacche rosse e gialle che contrassegnano il sentiero. 

Costeggiate il fiume fino al ponte e attraversatelo. Dopo una serie di tornanti, una volta superata una piccola pineta, raggiungerete una splendida radura ai piedi del Monte Bersaio. Se percorrete il sentiero in primavera qui, grazie ad una distesa di narcisi selvatici, avrete un piccolo assaggio delle meravigliose fioriture che incontrerete lungo tutto il percorso. 

Proseguite in salita lungo la carrabile, superate la sbarra, e in una decina di minuti all’ombra di una faggetta raggiungerete un primo balcone panoramico che si affaccia sul borgo di Sambuco e sull’alta Valle. 

Continuate lungo la strada e in un’altra decina di minuti inizierete ad intravedere il piccolo campanile della Chiesetta di Sant’Anna e mano a mano tutta la borgata di Chiardoletta, la prima delle 9 borgate. La Charduleta, come viene chiamata in dialetto, è una splendida borgata a 1432 mt slm su un bellissimo poggio panoramico. Una chiesetta, un tavolo da picnic all’ombra, alcuni ruderi e accanto alla fontana un paio di baite ristrutturate fedelmente. Non perdetevi la casa alla destra della fontana, sulla facciata sono stati incisi tre pini, simbolo della famiglia Tropini. Abitata già nel 1500, la borgata è stata “abbandonata” dai suoi residenti permanenti negli anni ’50 e adesso è stata ristrutturata dalle famiglie Tropini – Magnana.

Seguite le indicazioni, appena fuori dalla borgata, al bivio mantenete la sinistra e continuate sulla lungo stretta strada sterrata, che si inoltra all’ombra di una faggeta. Lungo la strada incontrerete numerose deviazioni, non abbandonate la strada principale. Al termine della strada sterrata, attraversate il prato e imboccate il piccolo sentiero, che scende nella pineta.

Al termine del sentiero, svoltate a sinistra al bivio, seguendo le numerose indicazioni, e poco dopo svoltate a destra. Qui attraversate un piccolo percorso d’acqua, al momento del nostro passaggio leggermente dissestato da una valanga, e proseguite verso valle lungo il sentiero che costeggia il fiume. Una passerella in legno, ancorata a due grandi massi, vi consentirà di attraversare il Rio della Madonna.

Proseguite poi lungo il sentiero che, tra costanti saliscendi, procede tra boschi ombrosi, piccole pinete e i dolci pendii colorati dai fiori. Dopo circa una ventina di minuti di cammino, raggiungerete i ruderi della seconda borgata il foresto di Goulassi, anche chiamata Volpatin, che un tempo era abitata durante tutto l’anno. 

Continuate lungo il sentiero, che in questo tratto si trasforma in un balcone panoramico naturale. In un quarto d’ora, che scorre via veloce per via della bella vista che vi accompagna, raggiungerete i ruderi di Serre Bouisoun, la terza borgata, affacciata su Sambuco e immersa in un grande prato verdeggiante a 135 mt slm. Questo è indubbiamente uno splendido punto dove fare una golosa pausa con vista.

Il sentiero prosegue inoltrandosi in una pineta e in pochi minuti si raggiunge anche la quarta borgata, Serre Naturier, nei mesi in cui la vegetazione è fitta dovrete aguzzare la vista per scorgerla.

Continuate fino a raggiungere una strada sterrata un po’ più ampia, qui al bivio svoltate a destra. Al secondo tornante potete decidere se proseguire sulla carrabile, con una salita un po’ più dolce, oppure seguire la segnaletica del sentiero delle 9 borgate di Sambuco, inerpicandovi su per una serie di scorciatoie, entrambe le soluzioni vi condurranno alla quinta delle borgate Serre Bianco. Anticamente composta da due borgate, pensate nel 1814 era abitata da ben 17 famiglie, per un totale di 82 persone. Oggi i pochi edifici rimasti sono stati ristrutturati.

Continuate fino alla fine dell’abitato e proseguite sul piccolo sentiero, che inizia accanto ad un rudere. Dopo alcuni minuti giungerete ad un’ampia radura costeggiata da una faggeta. Qui vi consiglio di soffermarvi ad ammirare il panorama, davanti a voi farà capolino una delle case di Serre Bianco e dall’altra parte del vallone la Chiesetta di Sant’Anna di Chiardoletta. Anche questo è uno splendido spot per una pausa!

Proseguite lungo il sentiero che, inoltrandosi nella faggeta, riprende a scendere e regala qua e là incantevoli scorci sulla borgata di Moriglione San Lorenzo. Grazie ad un altro ponte attraverserete il Rio Bianco e in pochi minuti potrete raggiungere la sesta borgata, Moriglione di Fondo

A pochi minuti di cammino un grande prato da il benvenuto a Moriglione San Lorenzo ai camminatori. Non fatevi ingannare dai cartelli e per terminare l’anello superate la deliziosa Chiesa di San Lorenzo, al primo bivio svoltate a sinistra scendendo tra le case all’interno della settima borgata del giro, che si trova a 1414 mt. slm..

Continuate lungo il sentiero che, dopo le ultime case, scende ripido tra i prati. In una decina di minuti raggiungerete dapprima i ruderi di Peset di Moriglione, l’ottava borgata, e successivamente quel che resta della nona Micolau di Moriglione, dove nel 1814 viveva una grande famiglia di 21 persone che si occupava di pastorizia: pensate che all’epoca possedeva più di duecento capi di bestiame!

Scendendo verso valle incontrerete una deviazione, sulla vostra sinistra, che indica la Cascata Rio Bianco. Il sentiero è molto breve, circa 10 minuti di cammino, ma nonostante sia attrezzato, a mio parere, non è adatto né ai bambini né alle persone che soffrono di vertigini, mentre consiglio a tutti gli altri questa deviazione. La cascata che incontrerete alla fine del sentiero sarà davvero una piacevole ed inaspettata scoperta! Noterete che accanto alla cascata sono presenti alcuni impianti, che in parte deturpano la magia del luogo, il gestore di La Meridiana in centro a Sambuco ci ha spiegato che l’acqua della cascata viene trasportata attraverso un sistema di tubature e gallerie fino all’invaso di Riofreddo a Vinadio dove viene impiegata per creare energia elettrica.

A questo punto, una volta rientrati sul sentiero, in una decina di minuti giungerete ad un bivio, svoltate in discesa a sinistra e attraversate la pedancola sul Rio Bianco. Di lì a poco attraverserete uno splendido prato, completamente in fiore in primavera, e un piccolo sentiero vi condurrà alla statale per Sambuco passando alle spalle del cimitero del paese. In pochissimi minuti poi raggiungerete il centro abitato ed il parcheggio dove avete lasciato l’auto.

Scritto da Ezia Peano

Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.

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