È lei l’isola più nera delle Eolie, non perdetevi le sue meraviglie dal mare
Avvicinandosi all’isola di Vulcano è impossibile non accorgersi di lei. L’isola emana minacciosi fumi bianchi dal suo cratere, dove gli antichi romani pensavano si trovasse la fucina del Dio Vulcano, dio del fuoco che proprio lì lavorava metalli e forgiava armi. L’altro motivo per cui è impossibile confonderla con le altre isole Eolie è per i suoi maleodoranti gas che impregnano l’aria di chi la respira. Vulcano infatti, fino a non molti anni fa era apprezzata per i fanghi termali nei quali era possibile immergersi, oggi chiusi e ad accesso vietato, divieto che non proprio tutti sembrano voler rispettare.
Nonostante questo, Vulcano rimane una delle isole da non perdere quando si parla di Eolie: è la più vicina a Milazzo e le diverse gite in barca che potrete fare sono certa che ve la faranno amare.
Vurcanu, in siciliano, è la terza isola dell’arcipelago per dimensioni e dista solo 20 chilometri dalle coste siciliane: tantissimi la raggiungono in giornata da Milazzo, soprattutto i più giovani che desiderano trascorrere una bella giornata di mare. I traghetti in alta stagione sono tanti e in diversi orari, ma anche piuttosto affollati, per questo è bene prendere i biglietti per tempo, per evitare di rimanere a piedi.
I vulcanari, gli abitanti dell’isola, sono poco più di 400 oggi, amano la loro isola e non vedono l’ora di darvi indicazioni per scoprirla e conoscerla. Quello che non può proprio mancare, secondo me, è una gita in mare, per vedere il Gran Cratere da tutte le angolazioni e punti bellissimi osservabili solo dall’acqua, oltre che la possibilità di tuffarsi tra le acque più belle del Mediterraneo.




Come raggiungere Vulcano e come muoversi
Come per le altre isole delle Eolie, il modo migliore per raggiungerle è arrivare agli aeroporti di Palermo o Catania e poi spostarsi con il treno al porto di Milazzo, imbarcandosi da lì.
Da Milazzo a Vulcano ci impiegherete solo una cinquantina di minuti a bordo dei traghetti Liberty Lines e agli aliscafi di Siremar.
Non sono presenti mezzi pubblici, anche perché l’isola di Vulcano si percorre da un’estremità all’altra in soli circa 20 minuti di camminata. Le alternative se non ci si vuole sposatare a piedi sono i taxi elettrici o il noleggio di uno scooter, scelta che vi consiglio proprio perché le distanze non sono così lunghe.
Cosa fare e cosa vedere a Vulcano
Scalata al Gran Cartere
Tra le cose imperdibili da fare a Vulcano c’è la scalata dalla base del vulcano fino al Gran Cratere: un percorso di trekking lungo circa 800 metri, con un dislivello di 386 metri, apparentemente non impegnativo.
È una camminata della durata di circa un’oretta tutta in salita sotto il sole, per la maggior parte su un terreno sabbioso. Immaginate di camminare in spiaggia, ma in salita, non proprio semplicissimo. Fondamentale è portare con sè tutto l’occorrente per pararsi dal sole, acqua in abbondanza e una buona scarpa da trekking, anche leggera. Consiglio di fare la salita al Gran Cratere di Vulcano al mattino presto e verso l’ora del tramonto.
Fare i fanghi termali ( ma ora non più )
Fino a qualche anno fa Vulcano era meta degli amanti dei fanghi termali, ora purtroppo chiusi al pubblico e inagibili, oltre che essere considerati pericolosi. Ricordo benissimo la volta in cui mi sono immersa, con il mio costume a triangolo color arcobaleno che non ha mai smesso di puzzare e ho dovuto buttare ben prima di tornare. I benefici per le persone che si immergevano erano numerosi, ad esempio per la pelle e l’organismo, ma anche per curare i sintomi delle malattie ossee e respiratorie.
A partire da giugno 2020 le sorgenti termali di Vulcano vennero messe sotto sequestro per presunti abusi edilizi e da allora sono chiusi al pubblico. Potrete comunque sbirciare dall’esterno la pozza di fanghi, ora piuttosto risicata.

Spiaggia delle acque calde o spiaggia delle fumarole
La spiaggia delle acque calde, anche chiamata spiaggia delle Fumarole, si trova nella costa nord orientale dell’isola di Vulcano, all’interno della Baia di Ponente e prende questo nome per i particolari fenomeni vulcanici che si verificano proprio in mezzo al mare.
In un’area che è delimitata perché pericolosa ma che è possibile raggiungere con qualche bracciata di nuoto dalla riva, potrete vedere delle fumarole in acqua, ma le potrete osservare nettamente anche semplicemente passeggiando sulla riva.
La spiaggia delle fumarole è una meravigliosa spiaggia di sabbia nera, con fondali poco profondi e la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni.

Cosa fare e cosa vedere a Vulcano
Tour in barca per scoprire Vulcano
A Vulcano siamo stati fissi solamente un giorno, perché per il resto del tempo abbiamo preferito spostarci con uno dei numerosi tour in barca.
Online troverete tantissimi tour operator che organizzano gite e uscite in barca a Vulcano tra le quali non è sempre facile orientarsi. Quasi tutte fanno più o meno lo stesso giro, con magari aperitivo in barca o cena.
Vi consiglio di non acquistare nulla prima, ma direttamente sul posto, basterà guardarsi in giro una volta arrivati al porto. Sì, anche in altissima stagione. Sì, anche in pieno agosto. Potrete avere la certezza che la gita si faccia effettivamente ( non sempre le condizioni del mare anche con sole pieno lo consentono ) e anche contrattare un pochino sul prezzo. Noi ci siamo affidati a una delle barche a noleggio con conducente di Venerando Escursioni, non hanno un sito web, ma sono certa che li troverete appena sbarcati al Porto di Levante. Se vi trovate bene, salvate il loro numero e contattateli anche per altri tour in barca sulle Eolie.
I faraglioni di Lipari
Da Vulcano è possibile ammirare il simbolo della vicina isola di Lipari, i due faraglioni che si trovano presso lo stretto tra Lipari e Vulcano. I die faraglioni, anche considerato spine vulcaniche, si chiamano Pietra Lunga e Pietra Menalda e sono due grandi colonne che nascono da fondo del mare: il primo è più alto e raggiunge gli 80 metri, mentre il secondo conta 20 metri di altezza.

Cosa fare e cosa vedere a Vulcano
Vulcanello e la Valle dei Mostri
Come lo Stromboli che ha Strombolicchio e Panarea con Basiluzzo, anche Vulcano ha il suo Vulcanello, che non è un isolotto ma una vera e propria penisola incorniciata da piante di eucalipto e acacie.
Viene ritenuta una penisola perché Plinio riferisce che essa sorse dal mare come un’isola nel 183 a.C. e rimase un isolotto fino al 500, quando l’accumulo di lave e detriti creò una ll’odierno istmo, collegamento tra le due isole.
Grotta del Cavallo
Conosciuta anche come Grotta dell’Eremita, la Grotta del Cavallo è raggiungibile solo via mare e presenta una piccola insenatura dalla quale sembra impossibile poter entrare. Sull’origine del nome pare ci siano due spiegazioni, la prima è che si chiama in questo modo per la presenza di cavallucci marini, la seconda è per via di un masso sull’estremità della grotta che pare somigliare alla testa di un cavallo. Il colore del mare è qui incredibile, le sue sfumature vanno dal verde al turchese e se non temete la profondità, merita senza dubbio fare una sosta bagno.
Accanto alla Grotta del Cavallo c’è un altro luogo che merita tutta la nostra attenzione, è la Piscina di Venere, conosciuta anche con il nome di Bagno delle Vergini, che con il suo fondale di tufo e basalto, sembra una vera piscina dove l’acqua è cristallina con le rocce che la abbracciano.

Cosa fare e cosa vedere a Vulcano
Spiaggia del Gelso
La destinazione ideale in cui andare se non si vogliono troppe persone intorno, dato che la spiaggia del Gelso di sabbia nera è piuttosto difficile da raggiungere via terra. Considerate però che tantissime barche arrivano qui e fanno la spola con gommoncini per la terra ferma. Sulla spiaggia del Gelso è possibile noleggiare ombrellone e lettini.


Faro di Vulcano
A poca distanza da Spiaggia del Gelso, nome della località che conta qualche casetta e una chiesetta, tutti gli amanti dei fari saranno contenti di imbattersi nel Faro di Vulcano, un faro suggestivo e decadente che offre, secondo me, il suo lato migliore proprio dal mare.
Il Faro di Vulcano domina questa parte di costa opposta al porticciolo, dove quasi nessuno si spinge, motivo per cui questo luogo rimane ancora come intatto; in questa zona potrete infatti incontrare le vere padrone di questo tratto di isola, tantissime capre selvatiche che si arrampicano sulle rocce.

La Sirenetta di Vulcano. O no?
I pescatori narrano che la statua sia una sirenetta, molto simile a quella di Copenaghen e creata da uno scultore danese misterioso, altri ancora giurano che la statua non sia una sirena, ma una donna, in quanto con le gambe, seduta nella parte più alta dello scoglio, mentre è intenta a osservare il mare. Io penso che comunque sia, questa scultura probabilmente affissa alla roccia, tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, sia ricca di fascino. Nei pressi dello scoglio tanti amano fare immersioni.



Vulcano ,ho la ami ho la odi io lo amata scordando che attorno a me c era il mondo per me non esisteva altro ,non ci sono parole per descrivere la tranquillità che ho vissuto
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Buongiorno Giovanna, è proprio vero…come tutti i luoghi o si entra in sintonia subito con essi o invece non sarà mai amore. Anche io custodisco Vulcano in ricordi speciali. Buona giornata!
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