Arte Contemporanea a Torino: Paratissima è da non perdere

– Non è che io capisca proprio bene l’Arte Contemporanea. – Più o meno così, abbiamo detto tutti, almeno una volta nella vita. E molto spesso, dietro questa incapacità di capirla, come conseguenza c’è l’evitamento di mostre ed eventi che di arte contemporanea si occupano. Paratissima esce fuori dal coro anche in questo. La sua Arte è alla portata di tutti. E così, l’occasione è perfetta per riflettere, stupirsi, sorridere, imparare e incupirsi.

Mi sono candidata al bando che Paratissima aveva indetto e quando sono stata scelta per raccontarvela, mi sono chiesta come fare per svolgere il mio compito nel modo corretto. Presto risolto. Ho deciso di usare il mio modo consueto: vi parlerò di Paratissima lasciandomi trasportare dal cuore e da quello che mi ha colpito di più!

In questo primo articolo, vi racconto che cos’è Paratissima, perché secondo me dovete andarci anche se non siete appassionati di arte e perché non è vero che non capite nulla di arte contemporanea.

Paratissima: cos’è?

Paratissima nasce a Torino nel 2005 come evento off di Artissima e da allora è cresciuta e si è modificata, rimanendo in fondo la stessa: uno spazio in cui i talenti emergenti possono mostrare le proprie opere, raccontarle e spiegarle ai visitatori che le osservano e le fotografano, uno spazio in cui imparare e divertirsi. Non a caso Paratissima dedica spazio anche ai più piccoli; per i bambini sono sempre previsti laboratori e attività! Ma le cose da fare sono tantissime anche per gli adulti: eventi, workshop, sfilate…

Paratissima 13: il tema è la superstizione ( e non è un caso )

Edizione numero 13, nell’anno duemiladiciasSETTE ( e si sa, che il settimo anno, è quello che porta la crisi!) e così Paratissima ha deciso di premunirsi e piazzare un bel paio di corna sulla locandina ufficiale, affrontando il tema della superstizione, caro quasi a tutti.

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Pensateci bene : è impossibile che tra voi e le vostre conoscenze non ci sia nessuno che si faccia due domande quando un gatto nero gli attraversa la strada, la nonna sbadata gli scopa i piedi, lo specchio accidentalmente si rompe. La superstizione tocca più o meno tutti e anche chi dice di no, poi sotto la scala non vuole passare. Essere scaramantici fa parte di quel pensiero magico che ci accompagna sin da bambini e che ogni tanto, anche da adulti, ci fa attraversare la strada non uscendo con i piedi dalle righe bianche.
E così, il tema della scaramanzia è stato al centro di Paratissima e a questo proposito vi consiglio di andare apposta per fare il test-opera artistica e scoprire quanto siete superstiziosi.

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Test scaramantico fotografico di Arsetlabor

Paratissima 13 : la location è Caserma La Marmora

Dopo essere partiti da un appartamento sfitto di 400 mq nel 2005 e un fabbricato in disuso di 3000 mq nel 2006, nel 2007 Paratissima è stata ospitata nello spazio delle ex Carceri, rinominato Le Nuove. È il 2014 quando Paratissima fa il salto e si mostra completamente in un’unica enorme location, quella di Torino Esposizioni, da sempre ambita per mostre di un certo tipo e per molti anni casa del Museo dell’Automobile.

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Corte centrale di Caserma La Marmora, opera Massive Attack

E quest’anno Paratissima osa ancora e cambia sede e ne sceglie una difficile, sia per il pesante passato che porta nel nome, sia per lo spazio immenso ma fatiscente. Ma i muri scrostati, i fili dell’elettricità ai soffitti penzolanti, alcune scale non in sicurezza e per questo non utilizzabili, ne fanno il luogo perfetto per raccontarsi. Costruita nel 1887-1888 con il nome di Caserma Dogali e intitolata solo successivamente nel 1921 ad Alessandro La Marmora (fondatore del Corpo dei Bersaglieri), si sviluppa su una superficie di 32 mila metri quadrati, distribuiti su un’ampia corte centrale su cui affacciano otto edifici differenti. Nel 1943 la Caserma si trasforma in un luogo di detenzione e tortura dei sospetti oppositori al regime e ancora, nel 1978 è al centro degli Anni di Piombo: è proprio qui che viene attrezzata l’aula bunker per il processo alle Brigate Rosse. Negli anni successivi la Caserma perde sempre di più il suo potere militare e politico, dovuto anche alla sospensione della leva obbligatoria e alla conseguente dismissione di numerose caserme. Nel 2005 viene convertita a centro di accoglienza per profughi e rifugiati ed è solo nel 2014 che la Caserma viene acquistata dal Fondo Investimenti per la Valorizzazione del patrimonio pubblico. L’obiettivo futuro per la Caserma è quella di diventare un punto di riferimento per la cittadinanza con strutture di co-housing e co-working, con aree verdi e punti di aggregazione.

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Caserma La Marmora, portico che collega tra loro gli 8 edifici

Dopo un lento e cospicuo lavoro di recupero, la Caserma La Marmora riapre al pubblico, e soprattutto alla città e ai suoi cittadini, in occasione di Paratissima. Quale migliore occasione per farlo?

Paratissima : perché non dovete perdervela

Avete presente quelle mostre d’arte dove regna un silenzio sovrannaturale e c’è chi controlla che non fotografiate, non tocchiate e non vi venga in mente di portar via le opere? Ecco, dimenticate tutto quanto.

Perché a Paratissima le opere si possono fotografare, riguardare a casa, mettere come sfondo del vostro cellulare. Ma alcune, si possono anche toccare. Altre ancora si possono addirittura acquistare e quindi, portarle a casa propria. 

Paratissima piace a grandi e piccoli perché prima che una mostra d’arte è un luogo artistico di aggregazione in cui artisti emergenti e conosciuti si confrontano tra loro, interagiscono con gli spettatori spiegando le loro opere e può anche succedere che qualcuno chieda la mano alla propria fidanzata attraverso la sua opera.

Sì, a Paratissima succede anche questo!

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