3 giorni in Liguria: mare, cibo, borghi e grotte (seconda parte)

Nel precedente post vi ho parlato un po’ del mio weekend in Liguria, dove abbiamo dormito e cosa abbiamo mangiato. Ora vi parlo di quello che abbiamo fatto! Non sono stati giorni particolarmente rilassanti perché con tutto quello che avevamo da fare e da vedere, non siamo riusciti a stare fermi nemmeno un attimo. Abbiamo macinato chilometri con la macchina e a piedi, arrampicandoci su per stradine di montagna alla ricerca di borghi e borghetti incredibili e caratteristici. Vi porto con me alla loro scoperta!

Il primo giorno, verso l’ora del tramonto, ci siamo diretti in uno dei borghi liguri che da più tempo volevo visitare. Non è tra i più conosciuti e invece è un luogo così caratteristico e poetico che mi chiedo ancora come abbia fatto a non visitarlo prima ! Il borgo di Verezzi si trova in corrispondenza della località di mare Borgio Verezzi, da cui dista per un paio di chilometri, ovviamente in salita.

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Verezzi, il borgo
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Borgo di Verezzi al tramonto
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Borgo di Verezzi

Tutto il borgo si concentra nella piazza principale in cui sono presenti una piccola Chiesa e un ristorante e da cui, grazie a una magnifica terrazza, si gode di un panorama sul mare a dir poco stupendo. Durante l’estate numerosi concerti ed eventi affollano il borgo, la piazza e le vie di pietra che costeggiano la costa. Superata la piazza e continuando a camminare, siamo arrivati a Ca’ Rosa, un’incantevole casa di pietra rosa, in cui è presente un b&b e, poco più in là, un ristorantino.

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Borgo di Verezzi
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Borgo di Verezzi, B&B Ca’ Rosa

Potrei stare qui a scrivere per ore di Verezzi, e nonostante non sia tra i Borghi più belli d’Italia, è sicuramente ai primi posti della mia personale classica, dei borghi di cui mi sono perdutamente innamorata. Magari più avanti vi parlerò solo e soltanto di lui, dedicandogli un articolo intero!

Il secondo giorno la giornata era incredibilmente calda e primaverile. Ne abbiamo approfittato per mangiare focaccia ligure direttamente in spiaggia, sdraiati sulle nostre giacche che si sono improvvisate asciugamani e inaugurando così la stagione dei pranzi che preferisco: quelli davanti al mare.

Il pomeriggio l’abbiamo invece dedicato alla visita di Finalborgo, uno dei Borghi più belli d’Italia. Dehor all’aperto, panni al vento, fiori e piante dappertutto profumavano incredibilmente di primavera.

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Finalborgo, completamente racchiuso dalle mura
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Finalborgo

Finalborgo si trova in corrispondenza di Finale Ligure, facilmente raggiungibile anche a piedi dal mare. Insieme a Finale Pia e Finale Marina costituisce l’odierno comune di Finale Ligure. Completamente racchiuso dalle mura, appena varcata la soglia, ci si trova immersi in un’altra atmosfera.

Finalborgo conserva la sua autenticità, con i palazzi dipinti, i primi bar che hanno spinto i loro tavolini all’esterno, la piazza del borgo invasa di ciclisti che da qui passano durante le loro escursioni ma dove si dirigono anche per le ottime attività commerciali dedicate agli appassionati.

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La piazza centrale di Finalborgo

Appena superato l’accesso principale al borgo, prima di proseguire per via Torcelli, vi consiglio un salto in un negozietto dell’usato davvero splendido…la patria di noi nostalgici!
Macchine da scrivere (prima o poi ne compro una), scrittoi in legno, sedie colorate che ricordano la scuola elementare, macchine fotografiche da veri esploratori, abiti e accessori vintage.

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Macchina da scrivere vintage
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Scrittoi antichi

Finalborgo è una sorpresa a ogni angolo, biciclette usate come vasi, ingressi di casa pieni di piante e fiori, ristorantini deliziosi !

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Finalborgo, non a caso uno dei Borghi più belli d’Italia

Il terzo giorno ci siamo invece diretti alle Grotte di Toirano, visitate da entrambi tantissimi anni prima. La prima parte della visita riguarda la Grotta della Basura, caratterizzata da spettacolari stalattiti e stalagmiti, mentre la seconda parte della visita comprende la visita della Grotta di Santa Lucia Superiore, caratterizzata invece da rocce che l’erosione dell’acqua ha lavorato e trasformato in coralli.

Ovviamente è solo all’aspetto che mi riferisco, ma è stato sorprendente scoprire le forme più varie e il bianco più puro che faceva pensare di essere sotto il mare, piuttosto che sott’acqua !

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Grotte di Toirano, stalattiti e stalagmiti nella Grotta della Basura
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Grotte di Toirano, colori e specchi d’acqua
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Cunicoli stretti e soffitti bassi nelle Grotte di Toirano

La grotta della Basura è famosa per contenere numerose tracce e impronte di uomini primitivi, che a quattro zampe e completamente al buio, hanno scoperto questi cunicoli ricchi di acqua e calcio. Non solo, anche numerose tracce di orsi, che probabilmente non sono più riusciti ad uscire e proprio in queste grotte sono morti. Tanto che le Grotte di Toirano sono considerate un vero e proprio cimitero degli orsi risalente al periodo preistorico.

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Grotte di Toirano, Grotta di Santa Lucia
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Grotta di Santa Lucia, Toirano, come coralli

Terminata la visita alle grotte, ci siamo diretti pochi distanti, nel borgo di Toirano, caratteristico e silenzioso. Vicoli strettissimi, dove passa a stento un’auto alla volta e nella maggior parte dei casi neppure quella.

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Borgo di Toirano
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Borgo di Toirano

Dove aver pranzato con la nostra (sempre presente) focaccia ligure e aver passeggiato per il borgo deserto all’ora di pranzo, ci siamo diretti per la nostra ultima tappa, al borgo di Balestrino.

Balestrino, nell’entroterra ligure, viene anche chiamato il borgo fantasma ed è infatti completamente disabitato e pericolante. A circa 10 km dal mare, proseguendo sulla strada di Toirano, vi ritroverete a percorrere una strada sempre più stretta e sempre più in salita. Ultima curva e sarete arrivati. Sicuramente non lo troverete affollato! A quanto pare, è abbastanza raro trovare di forestieri, tanto che appena scesa dalla macchina per fare qualche foto, ho subito attirato l’attenzione di automobilisti e signori nelle case lì accanto.

Il borgo antico, accanto al paese, in cui vivono circa 600 persone, è tristemente diroccato: un castello, una chiesa con il campanile ben visibile, case crollate a altre che sono lì lì per crollare. Negli Anni ’60, alcune frane hanno reso pericoloso il borgo, che è stato completamente evacuato e da allora attende di essere riportato alla luce.

L’ingresso è interdetto da grossi cancelli e anche se riusciste a trovare il modo per entrare ve lo sconsiglio drasticamente, vi mettereste inutilmente in pericolo! Mettendovi al lato della strada, riuscirete comunque a scattare qualche fotografia, seppur alle spalle del borgo. Il giorno in cui siamo stati noi, una leggera striscia di nebbia, gli dava un aspetto ancora più caratteristico.

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Borgo di Balestrino, il borgo fantasma
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11 pensieri riguardo “3 giorni in Liguria: mare, cibo, borghi e grotte (seconda parte)

  1. Ciao! Immaginavo che le grotte a cui accennavi nello scorso post fossero quelle di Toirano! 🙂 Bellissime! Anche Finalborgo è una chicca e lo stesso paesino di Toirano è pittoresco, è una zona che ti fa ritrovare un senso di pace e tranquillità…Almeno a me ha fatto questo effetto! Invece a Verezzi e Balestrino non sono mai stata, metterò in lista 🙂 Serena

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