Caro blog,
sei venuto al mondo in una pazza notte di un anno esatto fa, in cui ho deciso, con la più assoluta inconsapevolezza, che era arrivato il momento di crearti.
La tua nascita non è stata per niente pensata, sofferta, riflettuta.
Mi piacerebbe poterti raccontare che nella mia mente esistevi da chissà quanto e che la mia vita, da quando ci sei, non è più la stessa. Ma non entrambe le cose, sarebbero vere. Quello che è vero e garantito al limone – come dice il mio fidanzato e io rido – è che sicuramente sei stato, in questo anno, custode instancabile delle mie parole, delle mie cancellature, delle centinaia di fotografie accumulate durante i viaggi, dei miei articoli iniziati e lasciati lì, tra le bozze, del mio farti lavorare soprattutto la notte, unico momento della giornata che ho a disposizione per dedicarti il mio tempo.
Ma non essere triste per questo perché ti assicuro – ed è proprio così – che non passa giorno in cui non venga a controllarti, a rispondere ai commenti che ti fanno, a rileggere gli articoli che ho scritto all’inizio di questa avventura.
Di alcuni, farei volentieri a meno, ma ho deciso di non cancellarli, ormai sono parte di te.
Penso continuamente a quando potrò finalmente sedermi in terrazzo d’estate e mettermi allo scrittoio o sotto le coperte d’inverno, per scrivere e dedicarmi finalmente a quello che preferisco. Durante la giornata ti penso più volte, come fa un’amata devota. A cene a cui non mi interessa andare, preferisco di gran lunga la tua compagnia e quando sono in viaggio, penso al momento in cui ti racconterò tutto. Non è forse amore, questo?
Mille di questi anni adorato blog,
Sempre tua Elisa
