Itinerario di due settimane in Norvegia tra fiordi, paesini, chiesette

Avete presente la crociera sui fiordi Norvegesi? Ecco, dimenticatela! Questo è un itinerario, fitto fitto, per un viaggio on the road di 15 giorni nei fiordi norvegesi per viaggiatori instancabili, o quasi! 

Se siete pronti a macinare chilometri su strade di montagna, consumare le suole delle vostre scarpe, se siete pronti a cambiare il piano A per un piano B che include quelle due ore extra di auto, se non potete fare a meno di fermarvi in continuazione per scattare fotografie. 

Questo è l’itinerario nei fiordi che fa per voi!

Itinerario on the road nei fiordi norvegesi di 15 giorni

Giorno 1

Arriviamo la sera tardi nel nostro Airbnb in centro Bergen, una deliziosa casetta tradizionale in legno a Nøstet. 

La prima giornata la trascorriamo in una soleggiatissima Bergen, impegnate in un’esplorazione a piedi che durerà dalla mattina presto fino al tramonto, che in estate inizia intorno alle 22.30. Guidate solo da una mappa di Google con un numero spropositato di pin e dall’istinto. Inutile dire che ce ne innamoriamo a prima vista!

Giorno 2

Lasciamo presto il nostro appartamento e raggiungiamo l’aeroporto, dove ritiriamo l’auto a noleggio che ci accompagnerà durante il nostro viaggio. 

Iniziamo il nostro on the road in Norvegia in direzione del Hardangerfjord. Facciamo una tappa alla Fossen Bratte, una cascata di 80 metri, e poi ci fermiamo alla Steinsdalsfossen, cascata diventata famosa grazie ad una moderna struttura che consente di passeggiare sotto al getto senza bagnarsi e senza rovinare la cascata. Turistica, ma non per questo meno bella!

Steinsdalsfossen è una cascata che si può esplorare da sotto al getto, grazie ad una moderna struttura

Imbocchiamo la Strada Turistica Nazionale del Hardangerfjord e una volta giunte a Norheimsund, un tranquillo villaggio di pescatori, non resistiamo all’impulso di fermarci. Qui, pranziamo su una panchina, riscaldate da un sole caldo, nel piccolo porticciolo animato da locals, intenti ad attraccare e salpare con le loro barche.

Imbocchiamo la strada 575 e ci fermiamo per alcuni scatti a Vikøy, un delizioso paesino dalle casette rosse con un animatissima spiaggia, e poi al view point di Vangdal, solo successivamente ho scoperto che in prossimità di questo punto è possibile vedere delle sculture rupestri. 

Vikøy è un delizioso paesino dalle casette colorate, uno dei tanti in cui ci fermeremo per scattare magiche fotografie

Raggiungiamo il porto di Torvikbygold giusto in tempo per salire sul traghetto che ci condurrà a Jondal, sulla sponda opposta del Hardangerfjord. 

Risaliamo la costa lungo la Fjordavegen 550, una stretta strada costiera che ci regala delle viste sul fiordo davvero incantevoli! Facciamo una tappa ad Hereiane, un punto panoramico imperdibile con un’area di sosta non convenzionale.

Proseguiamo guidando verso la punta del promontorio, qui le rocce fanno spazio alle fattorie e ai frutteti rigogliosi. Superiamo il piccolo villaggio di Herand, dove i locali sono intenti a fare il bagno nel fiordo. Questa stradina ci sorprende e ci lascia meravigliate ad ogni curva! Nel frattempo sono pentitissima di non aver portato con me dei contanti, lungo la strada ci sono dei piccoli banchetti self-service con succo di mela locale e cestini strabordanti di “moreller” – ciliegie scure e dolci, che sembrano essere buonissime – a chilometro zero.

Superiamo Utne e iniziamo la nostra discesa lungo Sørfjord, il ramo più lungo del fiordo. Nel frattempo il cielo sopra di noi si è fatto plumbeo e le nubi scure e gonfie d’acqua ci investono con una pioggia improvvisa e fitta. 

Raggiungiamo Odda, dove ci fermiamo per fare una spesa e sgranchire le gambe. Ha la fama di essere la città più brutta della Norvegia eppure ai miei occhi riesce ad essere incantevole. Certo, non bisogna focalizzarsi sugli stabilimenti siderurgici sul fiordo.

Risaliamo il fiordo dal lato apposto, fino a Segelgjerd. Qui, ad attenderci c’è una meravigliosa baita immersa tra i frutteti e affacciata sul fiordo, calda e accogliente. Ceniamo incredule della bellezza che ci circonda e poi andiamo subito a letto, nonostante il sole sia ancora alto in cielo.

Giorno 3

Sveglia presto, oggi ci aspetta una delle escursioni più sognate e desiderate del nostro viaggio. La fortuna o, come direbbe una cara amica, la serendipità oggi è sicuramente con noi e porta con sé un cielo terso e un sole splendente! 

Scarponcini nei piedi, pranzo al sacco e tanta acqua negli zaini, e iniziamo a camminare. In circa 4 ore raggiungiamo il Trolltunga, la “lingua di Troll” sospesa nel vuoto a 700 metri sul lago di Ringedalsvatnet. Il sentiero è davvero meraviglioso, oltre ad essere estremamente lungo, e ci porta ad attraversare paesaggi che ricorderemo per sempre.

Giorno 4

Salutiamo la nostra baita e partiamo verso nord, facciamo una breve sosta all’area di servizio di Espenes e poi un’altra al punto panoramico sul Hardangerbrua, il ponte sospeso tra gallerie più lungo al mondo. 

Riprendiamo il nostro viaggio attraversando il ponte e raggiungiamo la maestosa Skjervefossen, una splendida cascata che si getta in due sezioni per un totale di 135 metri. Ci rechiamo presso entrambi i punti panoramici della cascata, sia quello alla base sia quello in cima e qui, una tappa bagno è doverosa! Dovete sapere che in Norvegia sono presenti alcuni tra i bagni considerati tra i più belli al mondo.

Continuiamo fino a Voss dove facciamo una sosta per visitare la bellissima chiesa gotica, la Vangskyrkja. Sfortunatamente, passiamo qui la domenica ed è il giorno di chiusura, riusciamo ad ammirarla solo esternamente. 

Ripartiamo in direzione di Vikøyri e, a solo mezz’ora da Voss, ci fermiamo per una sosta fotografica alla Tvindeføssen, una bellissima cascata che si trova all’interno di un campeggio. 

Imbocchiamo la Str13, la strada panoramica che conduce a Vikøyri, e che attraversa una serie di valli rigogliose e lussureggianti, popolate da greggi di pecore, un’infilata di laghi uno più bello dell’altro, attraversati da mandrie di mucche al pascolo, incorniciate da baite da cartolina che fanno capolino sulle colline intorno. Una vera delizia!

Raggiungiamo Vikøyri, un villaggio da cartolina dove le casette dei pescatori si riflettono sulle acque del Sognefjord, il fiordo più lungo e profondo della Norvegia. Raggiungiamo la riva del fiordo dove ci rilassiamo per un po’ ammirando il panorama intorno a noi. Qui soggiorniamo in un appartamento meraviglioso, con mobili vintage di design all’interno di un’antica casa di legno.

Giorno 5

Iniziamo la nostra giornata a Vikøyri visitando la Hopperstad Stavkyrkje, una delle 28 chiese in legno sopravvissute in Norvegia, e successivamente visitiamo anche la Hove Steinkyrkje, una piccola chiesa medievale in pietra, da non perdere!

Ripercorriamo la strada panoramica che conduce a Vikøyri, cercando di fare un numero limitato di pause fotografiche… con poco successo.

Ci dirigiamo allo Stalheim Hotel, iniziamo dalla terrazza panoramica dell’hotel che si affaccia sulla strepitosa Nærøy Valley, poi facciamo una breve ma ripida passeggiata lungo la Stalheimskleiva, un’antica strada ottocentesca a tornanti tra le più ripide della Norvegia. La passeggiata, tornante dopo tornante, svela le due splendide cascate che la circondano, la Stalheimfossen e la Sivlefossen.

Riprendiamo la strada in direzione del Sognefjord, giunti a Gudvangen, proseguiamo verso il piccolo villaggio di Bakka. Il paesino, affacciato sul Nærøyfjord, è un luogo incantato dove il tempo sembra scorrere al lento ritmo del fiordo scandito solo dalle navi di passaggio. 

Raggiungiamo Undredal, un altro piccolo villaggio di allevatori, qui visitiamo la Undredal Stavkyrkje, la chiesa in legno più piccola della Norvegia, e acquistiamo il loro formaggio di capra da Undredalsbui, il piccolo negozio azzurro affacciato sul fiordo.

Ritorniamo sulla strada principale e proseguiamo in direzione di Lærdal, scegliamo di percorrere l’Aurlandsfjellet, una delle Strade Turistiche Nazionali più belle che abbiamo percorso. Sono già passate le sei e c’è pochissima gente lungo la strada, questo ci permette di goderci alcuni dei punti panoramici più belli in tranquillità. 

Raggiungiamo il nostro appartamento a Lærdalsøyri giusto in tempo per fare il check-in.

Giorno 6 

Iniziamo la nostra giornata con una visita alla maestosa Borgund Stavkirke. 

Ripartiamo in direzione di Flåm ripercorrendo l’Aurlandsfjellet, ci fermiamo per un paio di soste che abbiamo saltato la sera precedente e per una pausa pranzo con vista, per poi raggiungere nel primo pomeriggio il porto turistico. 

Salpiamo a bordo di un traghetto elettrico per una crociera sul Nærøyfjord e ci godiamo una delle esperienze più belle del nostro viaggio, navighiamo per due ore ammirando uno dei fiordi più suggestivi della Norvegia. 

Al termine della mini crociera rientriamo a Flåm in navetta e attendiamo il prossimo treno della Flåmsbana, è ritenuta una delle linee ferroviarie più belle della Norvegia. A mio parere è decisamente sopravvalutata e, per quanto lo spettacolo a metà percorso sia suggestivo, il prezzo è davvero eccessivo per l’esperienza. Non la consiglio.

Torniamo poi in tarda serata al nostro appartamento percorrendo il Lærdalstunnelen, la galleria più lunga al mondo con i suoi 24 km e mezzo.

La Lærdalstunnelen è la galleria più lunga al mondo con i suoi 24 km e mezzo

Giorno 7

Partiamo verso nord, guidiamo accanto alle acque turchesi di Årdalsvatnet e raggiungiamo il piccolo parcheggio di Hjelle, dove lasciamo l’auto. 

Ci aspetta una piacevole camminata, di poco più di due ore, la meta è Vettifossen in assoluto la cascata che più ci lascerà senza parole durante il nostro viaggio. Il sentiero ci porterà a scoprire quattro bellissime cascate roboanti, boschi animati dal cinguettio degli uccellini, e malghe incantate circondate da fiori che danzano al vento. L’ennesima meraviglia!

Giorno 8 

Lasciamo il nostro appartamento e ci imbarchiamo sul traghetto per Maheller, raggiunta l’altra sponda del Sognefjord raggiungiamo Kaupanger, dove facciamo una breve pausa per ammirare la sua Stavkyrkje, ma che troviamo chiusa alle visite.

Raggiungiamo poi il porticciolo di Solvon e, in attesa del nostro traghetto, esploriamo il piccolo paese. Inutile dire che è una vera e propria cartolina, nella sua perfetta semplicità per me uno dei luoghi più belli della Norvegia

Arrivato il nostro traghetto siamo tra i pochi fortunati a poter salire, solo 9 auto ad ogni passaggio in ordine d’arrivo. La traversata è mozzafiato, il traghetto fluttua nelle acque cerulee del Lustrafjorden, un ramo del Sognefjord, dove il villaggio di Solvon si specchia.

Attracchiamo sull’altra riva e raggiungiamo la Urnes Stavkyrkje, patrimonio dell’umanità UNESCO. La visita alla chiesa è guidata e vale davvero la pena per poter apprezzare a pieno questo gioiellino medievale. Prima di ripartire ci fermiamo nell’area pic nic del parcheggio sopra al porto, per un pranzo al sacco con vista sul fiordo.

Ripartiamo in auto verso nord lungo la piccola strada costiera, in direzione di Skjolden, che ci regala delle viste davvero incantevoli. Proseguiamo, superando l’Eidsvatnet, un lago dalle acque turchesi, e dopo una brevissima sosta ai piedi dell’Åsafossen dove c’è una gigantesca mano scolpita nel legno, iniziamo a risalire la Sognefjellesvegen.

La Rv55 fa parte delle Strade Turistiche Nazionali, si addentra lungo una terra lunare e si fa spazio tra i ghiacciai, in un susseguirsi di punti panoramici, laghi blu zaffiro e vette che emergono da distese di neve. Lungo questa strada incontriamo finalmente il pazzo meteo del nord, in pochi minuti il cielo terso d’estate si trasforma e ci investe con una pioggia battente, regalandoci così una lunga serie di bellissimi arcobaleno.

Giungiamo a Lom cinque minuti prima della chiusura della sua Stavkirke, la dolcissima ragazza all’ingresso ci permette di sbirciare dentro per avere un piccolo assaggio della bellezza di questa chiesa in legno

Lasciamo il centro di Lom per raggiungere la nostra accogliente baita in legno, accanto ad una fattoria nei boschi, con una vista panoramica incredibile sul fiume dalle acque turchesi.

Giorno 9

Salutiamo la nostra baita e raggiungiamo Vågåmo, percorrendo una strada immersa tra i boschi, per una sosta alla Vågåkyrkja che riusciamo ad ammirare solo all’esterno.

Iniziamo a risalire la Rauma Valley, lungo la E136 che nel tratto tra Bjorli e Åndalsnes costeggia la tratta della Golden Train, considerata una delle ferrovie panoramiche più belle del paese. Lungo questo tratto ci fermiamo per una breve tappa al Romsdalen Bridge e successivamente il Kyllingbrua, utilizzato per le riprese del film Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Superiamo anche la piccola Kors Church la “chiesa errante” che dalla sua costruzione nel 1498 è stata spostata diverse volte. Fino a raggiungere il Trollveggen per ammirare la famosa parete di roccia, ma il tempo è tremendo e la troviamo avvolta nella nebbia. Attendiamo un po’ all’interno del moderno centro turistico, con la vana speranza che il tempo migliori ma non fa che peggiorare. Ci rimettiamo in auto e raggiungiamo il nostro cottage all’interno di una fattoria, nel Valle di Beril, dove trascorriamo con calma, al caldo il nostro pomeriggio.

Giorno 10

Partiamo la mattina presto alla volta di Vestnes dove prendiamo il traghetto per Molde, la città delle rose. Ci fermiamo per visitarla, ma onestamente non ve la consiglio. 

Ripartiamo in direzione dell’Atlanterhavsvegen, sulla mia lista dei desideri da almeno quindici anni. L’Atlantic Ocean Road fa parte delle Strade Turistiche Nazionali ed è indubbiamente una delle strade più suggestive che io abbia mai percorso.

Lungo la strada facciamo una breve escursione, non convenzionale, sull’isoletta di Håholmen, un antico villaggio di pescatori riconvertito in hotel. 

Successivamente ci dirigiamo a Farstadsanden dove facciamo una bella passeggiata fino al Nordneset fyr, qui si trovano dei bellissimi laghetti naturali di ninfee.

Terminata la nostra passeggiata, continuiamo fino a Bud per ammirare l’antico porto di Hellebryggjå, un luogo da cartolina che lontanamente ricorda i porticcioli delle Isole Lofoten. 

Giorno 11

Lasciamo il nostro cottage, salutate da due pecorelle nere, e raggiungiamo di prima mattina Trollstigen, una delle Strade Turistiche Nazionali più famose della Norvegia. Siamo sole e ci godiamo a pieno questa infilata di curve fino al centro turistico. La nebbia avvolge i punti panoramici arroccati sulle rocce, attendiamo un po’ e la nostra pazienza viene ripagata, il cielo si apre e ci regala delle viste suggestive sulla vallata. 

Trollstigen, una delle Strade Turistiche Nazionali più famose della Norvegia: una serie di curve suggestive

Continuiamo in direzione di Geiranger, ma facciamo una breve sosta a Øvstestølbrua, una manciata di perfette baite bucoliche si affacciano su un fiume, e poi un’altra a Gudbrandsjuvet, dove una moderna passerella permette di vedere un canyon dove l’acqua scorre fragorosa. Al caffè qui accanto un cartello ci invita a provare i loro Cinnamon Bun, e noi non possiamo proprio esimerci, inutile dire che erano deliziosi! 

Lungo il classico itinerario tra il Trollstigen e Geiranger Fjord, facciamo una deviazione alla Rosekyrkja di Stordal, un’antica chiesa in legno riccamente decorata al suo interno, una delle più particolari del nostro viaggio.

Attraversiamo il fiordo approdando a Eidsdal e proseguiamo fino al’Ørnesvingen Viewpoint, che ci regala una splendida vista sul Geirangerfjord. 

Arriviamo poco dopo al nostro hotel il Grande Fjord Hotel, dove decidiamo di trascorrere il resto della giornata, concedendoci del meritato riposo al sole sulla terrazza panoramica sul Fiordo.

Giorno 12

Facciamo un’abbondante colazione in hotel e sfruttiamo il servizio navetta per raggiungere il porto di Geiranger, dove ci godiamo una splendida minicrociera sul fiordo Patrimonio UNESCO. La mattina, con la sua luce fioca e l’assenza delle grandi navi da crociera, è indubbiamente il momento migliore. Facciamo ancora una passeggiata lungo la cascata Fossevandring,e poi rientriamo per lasciare la nostra confortevole cameretta con vista sul fiordo. 

Partiamo lungo la Geirangervegen, Strada Turistica Nazionale, per visitare il viewpoint di Dalsnibba ma la nebbia ci fa desistere. Continuiamo facendo una breve tappa al Djupvatnet, un bellissimo lago blu. 

Avendo più tempo a disposizione optiamo per percorrere la Strada Turistica Nazionale Gamle Strynefjellsvegen Øst. Il meteo non è dei migliori, pioviggina e fa molto freddo, ma fa sì che siamo praticamente sole lungo tutto il percorso. Questa non è sicuramente tra le strade più popolari, ma indubbiamente è tra le mie preferite grazie ai suoi laghi glaciali turchesi. 

Continuiamo verso Stryn, fermandoci ancora per una tappa alla Øvstefossen, una bella cascata roboante, e lungo la strada verso la prossima casetta che ci ospiterà nelle prossime notti, iniziamo ad intravedere i maestosi ghiacciai del Parco nazionale Jostedalsbreen.

Giorno 13

Iniziamo la nostra giornata tra i ghiacciai iniziando da Kjenndalsbreen, arriviamo presto e, ancora una volta, siamo le sole a goderci la vista, per sfortuna il ghiacciaio si vede solo in parte, perché avvolto nella nebbia, ma ritrovarsi così piccoli, circondati da un silenzio assordante, al suo cospetto è davvero incredibile.

Rientrando ci fermiamo per una pausa sulle rive del lago turchese Lovatnet e poi alla chiesetta di Loen, che troviamo chiusa, da dove ammiriamo una splendida vista sul Innvik Fjorden. 

Nel primo pomeriggio raggiungiamo il parcheggio del Briksdalsbreen, la strada è abbastanza trafficata e si incontrano moltissimi autobus turistici che fanno la spola tra il ghiacciaio e le crociere, cercate di percorrerla al mattino presto o alla sera. La passeggiata che raggiunge il ghiacciaio è semplice e dura circa un’ora, anche questa è abbastanza affollata, e quando si arriva al cospetto del Briksdalsbreen si prova un’emozione indescrivibile. Il ghiacciaio è magnetico e si fa fatica a voltarsi per andar via.

Giorno 14

Salutiamo la nostra mansarda affacciata sul fiordo e ripartiamo verso sud. Raggiunta Lote ci imbarchiamo sul traghetto e attraversiamo il fiordo di Innvik. Guidiamo poi in direzione di Viksdalen dove decidiamo di percorrere un’ultima Strada Turistica Nazionale, la Gaularfjellet. Iniziamo in direzione est fino al Utsikten, il moderno viewpoint sulla salita del Vetlefjord, e poi ritorniamo indietro, al bivio per Viksdalen svoltiamo sulla sinistra proseguendo lungo la strada 610 che costeggia il tranquillo lago di Viksdalenvatnet, per fare una tappa alla deliziosa cappella di Hestad, costruita sulla lingua di terra che divide il lago di Viksdalene dall’Hestadfjorden.

Giorno 15

Ultimo giorno del nostro on the road in Norvegia, partiamo presto in direzione di Bergen. Per spezzare il viaggio facciamo una pausa a Vikaneset, un incantevole borgo di pescatori.

Raggiunta Bergen ci fermiamo per un pranzo al sacco sul mare, scoviamo a Biskopshavn un parcheggio gratuito e un paio di panche per il pic nic e ci godiamo il nostro pranzo al sole. Prima di riportare l’auto in aeroporto e fare un ultimo giro in questa splendida cittadina norvegese visitiamo il Gamle Bergen Museum, che però meriterebbe una visita più approfondita. Lasciamo l’auto e salutiamo questa regione dei Fiordi norvegesi incredule di tutta la bellezza che ci ha circondate e abbracciate durante questo viaggio meraviglioso.

Scritto da Ezia Peano

Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.

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