Gaeta è una piccola cittadina di mare in provincia di Latina, nota per la sua Montagna Spaccata e le luminarie che già da diversi anni la celebrano durante il periodo natalizio. Dista 2 ore e mezza da Roma e, nonostante io ami le città di mare, non ero mai stata qui. L’occasione si è presentata poco prima di Natale. Se volete visitare Gaeta, ecco tutto spiegato qui : un weekend per vedere il mare e le luminarie.
Visitare Gaeta: raggiungere la città da Roma
Insieme alle mie amiche, abbiamo deciso di prendere un treno dalla stazione Termini, diretto alla stazione di Formia. Partiamo di mattina poco dopo l’alba ed usciamo di casa quando il cielo è ancora buio, tanto che sembrano le undici di sera. Il treno porta un po’ di ritardo ma riusciamo ad arrivare sane e salve. Quello che ci troviamo davanti è una giornata splendida: 17 dicembre, 15 gradi, sole a picco sul mare e nemmeno una nuvola in cielo, a dir poco la giornata perfetta! Arrivare a Gaeta dalla stazione di Formia è semplice, basta prendere una navetta gratuita fino al porto da qui il bus Cotral al costo di 1,50 euro che arriva in diverse parti della città.

Visitare Gaeta: cosa non perdere
L’aria che si respira a Gaeta è quella di una piccola Napoli. Questa è stata l’impressione che ho avuto io, che arrivavo da un week end a Milano, con temperature sotto lo zero e tanta frenesia per le strade. Ho trovato la mia pace interiore passeggiando sul lungomare della cittadina, dove sono allestite la maggior parte delle luminarie ed una piccola ruota panoramica. Abbiamo deciso di dedicare il nostro pomeriggio ad una lunga passeggiata per il centro della città, dal castello Aragonese posto sulla parte alta della città davanti al mare, fino ad arrivare alla Montagna Spaccata vera attrazione di Gaeta e formata da tre fenditure nella roccia. Il complesso è visitabile attraverso una scalinata molto suggestiva che scende fino alle viscere della montagna e conduce alla piccola chiesa di San Filippo Neri. La leggenda narra che la fenditura della roccia si sarebbe formata alla morte di Cristo, inoltre su una delle rocce a destra della scalinata è possibile notare un distico latino con a fianco un’impronta, così detta “Mano del Turco”. Un marinaio turco miscredente avrebbe toccato con la sua mano la roccia, diventata miracolosamente morbida e accogliendo così il calco. Il vero spettacolo si trova però salendo la scala adiacente alla chiesa, che ci porta in cima alla cupola davanti ad una vista mare mozzafiato tra la fenditura della montagna. Sotto di noi il vuoto e le onde che si infrangono sugli scogli. Un panorama che difficilmente dimenticherò, a pochi passi dalla mia città.

Al tramonto le strade di Gaeta iniziano a brillare illuminate dalle luci d’artista poste in ogni angolo. Le installazioni rimarranno nella città fino al 20 gennaio per un appuntamento che ormai si ripete da tre anni. Vi consiglio la visita nel fine settimana, durante il quale vengono organizzati eventi e spettacoli di vario tipo. Sul sito delle luminarie di Gaeta trovate tutte le news a riguardo, informazioni su come raggiungere Gaeta e un’accurata mappa che vi mostra tutte le installazioni luminose nelle varie zone della città.

Visitare Gaeta: dove mangiare e che cosa?
Infine è doveroso consigliarvi una breve tappa culinaria per assaggiare la famosa Tiella, una pizza rustica ripiena con diversi ingredienti: la più famosa è quella al polpo e pomodoro ma esistono anche versioni più soft per tutti i palati! Vi sono diversi locali dove assaggiare questa specialità, l’Antico Forno Giordano è tra i più noti ma ne troverete di altrettanto gustosi anche passeggiando sul lungomare. A chi come me abita a Roma e sogna spesso di fuggire per qualche giorno, consiglio vivamente questa piccola cittadina, dove sembra regnare la bellezza. Le città di mare mi rapiscono ogni volta e anche a Gaeta ho lasciato un pezzo del mio cuore.
Scritto da Federica Girardi
Romana de Roma, classe 1993. La sua vita si alterna tra letteratura e fotografia. Nonostante sia abituata a programmare e pianificare sempre tutto, il più delle volte i suoi piani vanno all’aria, ed è lì che accadono le cose più belle. I viaggi completano la sua vita, ama esplorare nuove realtà con la macchina fotografica e un buon libro.