2016: i miei viaggi (con foto) in un anno

Siamo alla fine dell’anno, tempo di bilanci e di somme tirate, ma anche speranze per l’anno, tutto nuovo che sta arrivando ! Mi guardo indietro e vedo un anno pieno di cose fatte, esperienze concluse e altre cominciate. È stato un anno intenso, ricco di sorprese e di cose che mai mi sarei aspettata di vivere. È stato un anno pieno di amore e di amicizia, alcune nate all’improvviso, altre lasciate a spegnersi. Ma soprattutto, è stato un anno pieno di viaggi, voluti intensamente, organizzati velocemente, vissuti profondamente. Perché questo anno che sta per consumarsi lentamente, mi lascia addosso la convinzione, sempre più forte, che non c’è nulla che mi interessi di più di viaggiare.

Il mio anno di viaggi in lungo e in largo per l’Italia e in giro per l’Europa, è iniziato verso metà Febbraio, con un viaggio tra Italia e Francia, in Costa Azzurra. Ho scoperto Apricale, il paese delle mimose, uno dei più bei borghi arroccati liguri. Casa a Grimaldi, paesino su su in cima con strade strettissime e una vista su Mentone da togliere il fiato. E poi a spasso per Ventimiglia e la spiaggia di Balzi Rossi e in giro per la Costa Azzurra, Monaco, Nizza. Giorni di sole, di caldo, di limoni alla Fête du Citron a Mentone, di passeggiate che profumavano di primavera.

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Vista di Mentone, da Grimaldi

Circa un mese dopo, quando la primavera prepotentemente si faceva spazio, siamo stati alle isole Borromee, sul Lago Maggiore. E poi, visto che di laghi non eravamo ancora stufi, abbiamo fatto tappa al Lago d’Orta. Il lago conserva quella magia e mistero che si percepisce solo ma che lentamente si è fatta spazio dentro di me. Avete mai visto il romanticissimo film La casa sul lago del tempo? Forse potete capirmi allora.
L’isola di S. Giulio si appoggia al lago, sparisce con la nebbia, si ripresenta con il sole. Le magnolie che si affacciavano al lago stavano fiorendo e il sole già caldo ci ha accarezzati mentre passeggiavamo nella via del Silenzio.

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Isola di San Giulio, Lago d’Orta

A Maggio, è stata la volta delle Egadi. Durante il nostro primo viaggio insieme in Sicilia, eravamo stati sull’isola di Favignana per un giorno e il mio fidanzato si era letteralmente innamorato delle sue acque cristalline, dei suoi profumi e della sua gente. Così qualche giorno a disposizione e il suo compleanno mi hanno convinta a fare la follia. Partiamo, lui non sa niente. Gli dico: “Porta il costume” e lui mi guarda poco convinto. Pensa a una deviazione voluta, per non farlo insospettire. E invece, il costume serviva proprio. Sono stati giorni isolani e isolati, con il cielo buio tetro la notte, illuminato solo dalle stelle, con il vento che non ci ha mai abbandonato, i giri in motorino e bicicletta, la scalata del Monte Santa Caterina e il bellissimo Castello, la storia dello Stabilimento Fiorio, le spiagge e le calette che ho adorato.

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Cala Rossa, Isola di Favignana

Convinti che fino ad Agosto, molto probabilmente non saremmo più riusciti ad allontanarci da Torino, ci siamo preparati mentalmente ad affrontare la nostra estate cittadina, con fine settimana all’aria aperta, piscina, pic nic, domeniche al mare nella vicina Liguria e passeggiate.
E invece, Giugno ci ha stupiti. E siamo partiti nuovamente. Per un viaggio on the road in Toscana, terra che amiamo profondamente e in cui – super segretamente – prima o poi ci trasferiremo. Abbiamo macinato chilometri e chilometri in macchina, abbiamo alloggiato a Piombino e siamo stati a Cala Violina, a Punta Ala, a Castiglione della Pescaia. Poi ci siamo spostati a Livorno, città inaspettatamente stupenda e siamo ancora stati a Lucca e a Pistoia. Abbiamo alternato splendide spiagge con altrettanto meravigliose città. Il risultato è stato un viaggio che mi ha lasciato tantissimo e di cui dovrò ancora scrivere molto, poco per volta.

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Tramonto a Cala Violina

A Luglio siamo stati a Torino, la nostra città. Ci siamo goduti quello che abbiamo a pochi chilometri, ma anche a pochissimi passi. Serate in centro con gli amici, gelati, il concerto dei Negramaro a Barolo, una giornata a Bergeggi e un weekend nel Monferrato, dove quando non possiamo allontanarci troppo, fuggiamo volentieri. Sono stata invitata in radio a parlare del mio blog e dei miei viaggi ed è stata un’esperienza pazzesca ! Sono stata a The Floating Piers, l’incredibile pedana galleggiante costruita da Christo sulle acque del Lago d’Iseo. Ma non solo. Finalmente quest’estate siamo riusciti a fare qualche tappa a visitare le famose Panchine Giganti, seminate su un territorio che va dal Piemonte alla Liguria, nel territorio delle Langhe. Salire su queste enormi panchine nel mezzo dei vigneti è una sensazione fantastica e un’emozione che vi auguro di fare al più presto (credo siano fantastiche anche con la neve o con l’inizio della primavera!).

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Panchina Gigante a Clavesana

Ad Agosto poi, tutto faceva presagire che non saremmo riusciti a partire nuovamente e invece, così non è stato. Con solo due biglietti di andata siamo di nuovo volati in Sicilia. Siamo arrivati a Trapani, dove eravamo stati già un paio di anni fa e che è la città che, forse più di tutte, mi fa sentire a casa. L’itinerario fatto, però, è stato completamente diverso dallo scorso. Dopo un’obbligatoria tappa a Makari, nella Baia Santa Margherita e a San Vito Lo Capo, ci siamo diretti più a sud, verso Mazara del Vallo, Agrigento, Segesta e Selinunte. Ci siamo immersi nella storia di 2000 anni fa alternando il mare cristallino, le spiagge ampie e la sabbia caldissima.
Al termine del nostro viaggio, quando il tempo di tornare era ormai giunto, abbiamo fatto un altro viaggio nel viaggio. Siamo tornati in macchina, da Trapani a Torino, dalla Sicilia al Piemonte, in un ideale viaggio di collegamento tra due luoghi che custodiscono ricordi e momenti importanti. Siamo passati per la Calabria, la Puglia, le Marche e l’Emilia Romagna. Un viaggio di quattro giorni che non avremmo mai voluto che finisse.

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Tappa al borgo di Grottammare, nel nostro viaggio dalla Sicilia al Piemonte

Con l’arrivo dell’Autunno, i luoghi di mare sono stati messi da parte per fare posto alle capitali europee. Sono stata in tre capitali in cui non ero mai stata. Ma prima, siamo stati sul Lago di Como, a Orticolario, nella splendida cornice di Villa Erba.

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Villa Erba, Lago di Como

Sono stata a Londra a trovare un’amica e non ho scoperto e visitato solo la splendida capitale britannica, ma anche la vicina e studentesca cittadina di Oxford.

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Big Ben, Londra

Ma il viaggio forse più importante per me è stato a Budapest, nel mio primo viaggio in solitaria. Ho scritto tanto di Budapest, perché ho provato un insieme di emozioni tutte belle, anche se diverse. Ho camminato tantissimo senza sentire il freddo e la fame, ho fotografato continuamente, ho seguito i miei ritmi e il mio istinto,ho scoperto e visitato una città da cui non mi aspettavo molto, ma che ho apprezzato profondamente.

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Parlamento Ungherese, Budapest

E poi, “maledetti” voli super economici comprati nel pieno della notte, siamo rivolati, in un’altra capitale europea, questa volta in Belgio. Da Bruxelles non mi aspettavo proprio nulla, se non di passare tre giorni immersi nello spirito natalizio, a bere vino caldo, passeggiando mano nella mano alla ricerca degli ultimi regali di Natale. E invece, quella città che avevo sempre lasciato tra le ultime, mi ha colpito in quel posto indefinito tra sterno e stomaco. Colorata, illuminata, musicale.

È stata forse proprio Lei, la scoperta più inattesa di questo 2016.

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Grand Place, Bruxelles
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