I libri che ho apprezzato di più in questo 2023 agli sgoccioli

In questo ultimo anno ho letto tantissimo. Sono andata a ondate: a periodi di letture serrate, una dopo l’altra, ho alternato settimane di astensione dalla lettura, perché non trovavo il momento giusto per iniziare un nuovo libro o perché semplicemente ero presa da altro.

Nelle newsletter che scrivo ogni mese, solitamente vi racconto le letture mensili più interessanti, qui ho raccolto tutti i libri che ho letto nel 2023, e che ho amato di più.

I libri del 2023, quelli che ho apprezzato di più

Una famiglia moderna

Sverre, che compie settant’anni a breve e sua moglie Torril durante una vacanza in famiglia e alla conclusione di una cena in cui la tensione è il piatto principale, annunciano ai tre figli la loro intenzione di separarsi.

I tre figli, adulti a loro volta, non la prendono bene. Increduli, prima ci scherzano su, poi si disperano, successivamente si convincono che sia solo un momento passeggero. Inizia così un racconto a tre voci in cui i tre fratelli fanno i conti con le loro insicurezze e le difficoltà a sentirsi ed essere individui a loro volta come adulti.

Anna

Dopo essermi immersa nell’ultimo romanzo di Ammaniti, ho deciso di recuperare un vecchio romanzo che ancora non avevo letto, Anna, pubblicato nel 2015. Alla luce di ciò che è successo poi 5 anni dopo, nel 2020, Anna fa tremare e riflettere.

Ambientato in una Sicilia distopica, un virus letale ha ucciso tutti gli adulti, lasciando i bambini in balia di loro stessi, a procacciarsi cibo e medicine e a cercare di sopravvivere come meglio possono. I bambini sono infatti immuni dal virus fino alla pubertà e sono quindi gli unici in grado di sopravvivere.

Una di queste bambine, la tredicenne Anna cerca di proteggere in ogni modo il fratellino Astor ma quando questo scompare inizia un viaggio struggente alla sua ricerca. Anna nel 2021 è diventata anche una serie tv, oggi presente su NOW.

La spinta

Un libro che mi ha profondamente colpito e turbato al tempo stesso, un dimestic thriller di tutto rispetto.

Scorrono veloce tra le dita le pagine, tanto che in un paio di giorni avevo finito di leggerlo nonostante le quasi 350 pagine.

L’autrice prova a fare una cosa grandissima e indicibile: parlare di bambini per niente innocenti e candidi e di una famiglia, distrutta da quello che deve tacere, mettendosi di fronte a pagine bianche e al racconto di quello che ha sempre sospettato.

I libri del 2023, quelli che ho apprezzato di più

Accabadora

Mi sono immersa in questo libro di Michela Murgia un po’ per caso, scegliendo dalla libreria un titolo che ancora non avessi letto. Fillus de anima significa figlio dell’anima ed è il nome che si dà ai bambini generati due volte, dalla povertà di una donna, solitamente la madre biologica e dalla sterilità di un’altra, solitamente una sorta di madre adottiva.

Maria Listru, figlia di Anna Teresa Listru è diventata figlia dell’anima di Bonaria Urrai all’età di sei anni e tra le due si è subito instaurato un rapporto molto simile a quello tra madre e figlia. Ma che cosa fa Bonaria Urrai? Perché la notte spesso rimane fuori casa? È una sarta, come crede Maria? Che cosa significa accabadora?

La saga di Blackwater

Sono rimasta completamente irrimediabilmente innamorata della saga Blackwater. Questa saga è stata finalmente stampata in Italia con tirature importanti ed edita da Neri Pozza, che qui potete trovare con il cofanetto.

Anche se pensate che non sia il vostro genere, non fermatevi di fronte all’etichetta gothic-horror, perché io non avrei mai pensato che potesse essere di mio gradimento; e invece le vicende di tutti i meravigliosi personaggi di questa saga familiare, quella della famiglia Caskey, mi hanno fatto procedere spedita nella lettura, volume dopo volume.

Donne che parlano

La vicenda è spiegata nella prima pagina: stupri di gruppo all’interno di una minuscola comunità.

Tra il 2005 e il 2009 in Bolivia, in una colonia mennonita chiamata Molotschna, donne, ragazze e bambine venivano narcotizzate con uno spray usato per le mucche ed estratto dalla pianta di Belladonna e stuprate nel sonno. Dai loro padri, zii, fratelli e cugini. Si svegliavano intontite, sanguinanti, doloranti e gli uomini dicevano che era stato Satana a infliggere loro quel dolore per i peccati che commettevano.

Scoperto l’accaduto, le donne si ritirano in un fienile: hanno 48 ore di tempo per decidere se non far niente, restare e combattere o andarsene. August Epp, redige i verbali delle donne che non sanno scrivere, non hanno potuto studiare, non sanno leggere una mappa e non conoscono nulla del mondo. Un grande romanzo ispirato a una storia straziante e non isolata, da cui è stato tratto il recentissimo film, Women Talking.

L’Arminuta

Scritto da Donatella di Pietrantonio, L’Arminuta è il titolo vincitore del Premio Campiello 2017 e di numerosi altri premi.

L’arminuta significa in dialetto la ritornata. La protagonista è una ragazzina di 13 anni che dopo tutta una vita passata con quella che pensava essere la sua famiglia, torna dai veri genitori e dai diversi fratelli che ha. I privilegi di figlia unica e amatissima vengono stravolti dall’ingresso in una famiglia numerosa e per nulla abbiente e da un cambiamento di vita radicale, ma soprattutto dal non sentirsi parte di nulla, senza radici. Una storia dolorosa e una scrittura profonda. Dopo il libro, vi consiglio di vedere anche il film!

I libri del 2023, quelli che ho apprezzato di più

Quando tutto è detto

Siamo in Irlanda e nel bar del Rainsford House Hotel c’è un uomo anziano e burbero, Maurice Hannigan, che all’età di 80 anni decide di fare cinque brindisi a cinque persone importanti della sua vita e di iniziare a raccontare tutto ciò che è stato e tutto ciò che non sarà mai più, portandoci nel racconto della sua vita, partendo dalla sua infanzia per arrivare alla sua adolescenza, nel suo matrimonio e attraverso tutte le scelte che nel bene e nel male l’hanno portato fin lì. La scrittura è talmente brillante e incalzante che riuscirete a chiuderlo difficilmente, prima di essere arrivati all’ultima pagina.

La vita di chi resta

Un libro che spezza il cuore, che porta a farsi tante domande. Se è vero che la vita è quello che scegliamo, è anche vero che la vita è anche quello che scelgono gli altri. E quando quelle scelte, come decidere di togliersi la vita, impattano fortemente sulla nostra e su quella di chi resta, non è cosa facile rimettere insieme i pezzi, far pace con quelli che si sono persi e con quelli che mancheranno sempre.

Un libro profondamente coraggioso, l’autore si mette a scrivere di una parte delicatissima della sua vita, quello che ne resta.

Mio marito

Letto anche di notte, perché Mio marito, il co-protagonista insieme alla moglie di questo romanzo che si tinge di rosa, di giallo, di nero e di tanta tensione, obbliga il lettore a rimanere incollato alle sue pagine, giorno dopo giorno, perché si è convinti che succederà qualcosa, qualcosa di irreparabile. Mio marito non ha un nome, ma viene nominato continuamente e ossessivamente dalla narratrice: dalla moglie che lo osserva, lo studia, lo pensa, lo tradisce, lo ama. Un finale inaspettato, ma senza grandi colpi di scena. Una lettura perfetta per sbloccarsi dal blocco del lettore.

La cura dell’acqua

Di recentissima uscita, La cura dell’acqua è un romanzo noir ambientato in un’isola deserta senza nome dove in un vecchio resort ormai in disuso e fatiscente vivono tre ragazze, tre sorelle.

Grace, Lia e Sky vivono insieme alla madre e al padre, protette dalle minacce che potrebbero abbattersi su di loro: gli uomini. È dalla loro tossicità che i genitori proteggono le tre figlie da tutta la vita. Ma quando il padre King sparisce improvvisamente e altrettanto improvvisamente tre uomini raggiungono l’isola, tutto cambia. Un romanzo che in fondo pone di fronte a un quesito familiare genitori e figli: cosa e quanto è fatto solamente per proteggere? Quanto è giusto ribellarsi?

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Dove non mi hai portata

Un’incredibile storia vera, che l’autrice riporta alla luce per affrontare una crepa insanabile del suo passato.

Dov’è che Lucia Greco, la madre di Maria Grazia Calandrone che ci regala un libro spietato e dolcissimo, non l’ha portata? Da subito si scopre cosa sia successo ai genitori dell’autrice, che ripercorre a ritroso quello che può solo ricostruire e immaginare, tra indagini, riflessioni, confronti e interviste. Un libro gigante.

Ragazze perbene

È uno dei titoli che fa parte della collana Le fuggitive di NN Editore, e mi è piaciuto così tanto che ho deciso di recupare tutti i titoli usciti fino ad ora.

È la storia di Clara che torna nel suo paesino vicino a Caserta nonostante viva a Londra da diversi anni, in occasione dell’addio al nubilato e il matrimonio della cugina Rossella, che come tutte le ragazze perbene sta convolando a nozze. Un libro sulla felicità e le implicazioni sociali che non sempre sembrano combaciare.

Biglietto Blu

Innamorata di questa autrice, dopo La cura dell’acqua mi sono immersa tra le sue pagine. Ogni donna, con l’arrivo delle prime mestruazioni, non può sfuggire dal pescare il suo biglietto alla Lotteria. Il biglietto che si pesca cambia totalmente la propria vita: biglietto bianco significa matrimonio, casa e figli, biglietto blu invece vuole dire carriera e lavoro.

Calla pesca il biglietto blu e per una buona parte della sua vita, nonostante i numerosi tentativi di autodistruggersi, è convinta che le vada bene così. Fino a quando l’idea che qualcuno abbia scelto per lei, su probabilmente qualche assunto a lei poco chiaro, non le va più. Inizia la ricerca, la ribellione, la fuga e fare il tifo per la sua causa diventa scontato.

I libri del 2023, quelli che ho apprezzato di più

Gli anni al contrario

Messina, 1977. Aurora e Giovanni si incontrano ventenni tra i banchi universitari. Non potrebbero essere più diversi, eppure si innamorano perdutamente. In pochi mesi si sposano e aspettano una figlia.

Un condensato fittissimo di una storia d’amore come forse ne possiamo immaginare tante in quegli anni pazzi e tumultuosi, ma unica e letta in un soffio.

Appunti sulla tua scomparsa improvvisa

Il mio colpo di fulmine di questa estate, il libro che mi ha fatto più ridere e piangere insieme e che probabilmente annovero tra i più belli in assoluto letti nell’ultimo anno.

Sally e Kathy sono sorelle e Sally guarda da sempre con ammirazione Kathy, la più grande, bellissima, spigliata, che le regala racconti inediti e particolareggiati della sua vita e del suo ragazzo. Ma dal tragico giorno in cui Kathy perde la vita, tutto cambia: Sally si ritrova senza la luce di Kathy, senza la sua guida e la sua presenza ma con solo il ricordo, immenso, di quello che sono state. Un libro di una bellezza rara, mai banale, mai stucchevole.

Estate caldissima

Forse il libro che ha risuonato più di estate, in questa estate, letto con i piedi immersi nella sabbia delle spiagge sarde. Un libricino poco spesso che si può leggere in una giornata di mare sotto l’ombrellone.

Sette adulti, un bimbo e un gatto, per sfuggire a una delle estati più calde degli ultimi anni, fuggono in una casa di campagna per gli ultimi giorni di lavoro. Tutti lavorano infatti da Bomba Agency, un’agenzia di comunicazione, e devono portare a termine una presentazione importante per un cliente. Una sola settimana tutti insieme, ma da subito rivalità e differenze vengono a galla.

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