Il blog, questo piccolo scrigno che all’inizio era mio e soltanto mio, più passano i mesi, più mi sta regalando esperienze, sensazioni ed emozioni che mai e poi mai avrei immaginato di poter provare. Quando ho ricevuto l’invito a partecipare al Gran Galà in occasione del Ballo delle Debuttanti in quella che è la location più elegante e romantica del Piemonte, la Reggia di Venaria, ammetto che ho pensato fosse spam. Quando poi ho realizzato che no, non lo era, è salito il panico perché per partecipare a un evento del genere, il dresscode è rigidissimo e assolutamente inflessibile: donne in abito lungo e uomini in smoking o frac con papillon.
Un po’ gattopardo e un po’ Elisa di Rivombrosa, quelle raffinatezze e quelle galanterie che vediamo sempre più spesso nei film e sempre meno nella realtà, almeno per una notte prendono vita, animando la Reggia di Venaria e incantando i suoi ospiti. L’evento, organizzato per la XXIII Edizione grazie a Vienna sul Lago ha permesso l’incontro di 30 coppie che per mano e con lo sguardo hanno danzato nella meravigliosa Galleria Grande con il pavimento a scacchi. Le giovanissime debuttanti, con un’età compresa tra i 17 e i 24 anni avvolte da un morbido vestito di tulle bianco disegnato da Carlo Pignatelli e con un piccolo bouquet di rose bianche in mano strette da una coccarda, hanno percorso la navata della galleria in tutta la sua lunghezza al fianco degli Allievi Ufficiali dell’Accademia Navale di Livorno. Emozionatissime e con la coroncina in testa le prime, integerrimi e seri i secondi.

E così tra un flûte di prosecco e qualche stuzzichino anche la nostra serata in grande stile è cominciata, sulle note dell’Orchestra Mozart di Torino, che poco prima dell’entrata delle coppie e del conseguente debutto in società delle trenta ragazze, ha inforcato violini e trombe per intonare l’Inno d’Italia e l’Inno d’Europa, rapidamente sostituiti dalle note del Valzer e dall’eleganza dei balli settecenteschi.

L’evento ha richiamato debuttanti da tutta Italia e non solo, tante le ragazze provenienti da Germania, Svizzera e Francia e tantissimi gli ospiti famosi, come Cristina Chiabotto, Carlo Pignatelli, Nicole Orlando, Mietta. La manifestazione, nata nel 1993, unisce cultura, sogni e solidarietà e, proprio grazie ai suoi obiettivi, ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Il ricavato della serata di questa XIII edizione sarà devoluto in beneficenza a favore del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta).
E dopo il debutto vero e proprio, siamo stati accompagnati all’Orangerie della Reggia, dove il Gran Galà è proseguito e abbiamo cenato in grande stile. Luci soffuse, tavoli rotondi, sommelier dediti a far sì che il bicchiere di vino non fosse mai troppo vuoto, gli allievi della Scuola Alberghiera di Stresa a servire i buonissimi piatti.
E a mezzanotte la quadriglia: ballo figurato sviluppatosi in Francia tra ‘700 e ‘800 che ha coinvolto anche il resto degli invitati e taglio della torta, eseguito contemporaneamente da tutte le debuttanti, sempre accanto ai loro cavalieri.

Forse un eccesso di lustrini, galateo e formalità, molto lontano dalla società moderna, ma se per una sera ci si vuole sentire una principessa, che male c’è?
Che bello!
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Sì, davvero un incanto.
Ciao! 🙂
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Bellissima esperienza! La Reggia di Venaria fa già sognare durante le “normali” visite, ma in questa veste è ancora più incantevole! Serena
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Sì, confermo! Uno dei luoghi più raffinati ed eleganti del Piemonte, anche se in realtà siamo circondati da Residenze Sabaude una più bella dell’altra! 🙂
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Una festa di altri tempi! come stare su un set cinematografico di un film in costume
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Direi che hai reso benissimo la sensazione che si prova durante una serata come questa ! 😀
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Dev’essersi trattato davvero di un’esperienza particolarissima, e il fatto che sia stata invitata all’evento credo non debba passare in secondo piano, perché suppongo si debba al tuo successo come blogger, o per meglio dire, come divulgatrice culturale 🙂
(Oppure che godi di ottimi agganci di cui preferisci non vantarti 😀 )
Anche se mi rimane il dubbio di cosa rappresenti, in buona sostanza, il debutto in società: la prima partecipazione certificata a un evento pubblico di gran classe, tipo l’esordio in Serie A per un ragazzo delle giovanili? Sono curioso, e anche un po’ divertito, lo ammetto.
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Ahahahah! 🙂
Esperienza particolarissima assolutamente sì! Diciamo che facendo questo “ormai lavoro” da quasi due anni, mi capita spesso di collaborare con enti, aziende e tour operator, che se poi si trovano con me, mi invitano a eventi, manifestazioni…ecc.
E in questo caso è andata esattamente così! 🙂
Per quello che riguarda la seconda parte dei tuoi interrogativi, io ho visto tutti molto molto presi da questa serata, soprattutto le rispettive famiglie, è proprio una sorta di esordio, debutto è la parola giusta!
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Ai tempi andati, se non erro, negli ambienti benestanti il debutto in società serviva a far conoscere ai possibili pretendenti giovani ragazze in età da marito. Nell’era dei social forse come scopo dell’occasione è un po’ sorpassato, ma chissà se lo spirito è ancora quello di cercare di conquistare un buon partito 🙂
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In realtà non credo che in fondo sia cambiato molto. Sul far della notte, più che della sera, era percepibile il gioco di sguardi e la vicinanza di certe coppie. Che alla fine, in fondo, non sia cambiato proprio nulla?
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Probabile. Certe cose non cambiano mai 🙂
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Grazie mille Valeria. Felicissima che la mia Torino ti abbia conquistato ( per ben due volte! ) ❤
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Mamma mia! Da film!!!
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Sì, meravigliosa esperienza! ❤
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