Alle porte di Verona visitare Giardino Giusti e Appartamento 900

Tra i giardini più belli di Italia, il Giardino Giusti è uno scrigno di verde e tesori alle porte di Verona: via via che lo si esplora, passo dopo passo si sale fino a godersi una delle viste dall’alto di Verona più belle.

Ecco allora un buon motivo per non perdersi la sua visita, così come la visita all’Appartamento 900: in questo articolo ve ne darò altri di buoni motivi per andare.

Giardino Giusti, informazioni utili per la visita

Giardino Giusti si trova alle porte di Verona e non può mancare in una visita della città, soprattutto perché offre uno dei panorami su Verona più belli.

Giardino Giusti non ha un parcheggio riservato per i visitatori, è possibile parcheggiare nei pressi dell’ingresso nelle righe blu, al costo di 1 euro all’ora nei giorni feriali. Se invece siete a piedi ancora meglio perché si trova a soli 20 minuti a piedi dall’Arena di Verona.

Il costo del biglietto di ingresso per Giardino Giusti è 12 euro per il biglietto intero. Il biglietto ridotto è riservato ai soci FAI, Touring Club e per gruppi di almeno 15 persone. Ci sono riduzioni pensate per famiglie con uno o due bambini, che fino a 6 anni non pagano.

Giardino Giusti è aperto tutto l’anno, dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 18, con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Per visitare Giardino Giusti e Appartamento 900 considerate almeno un’ora e mezza, meglio due ore di tempo.

Fa parte del circuito dei Grandi Giardini Italiani e nel 2019 è stato finalista del portale Parchi più Belli d’Italia, nato proprio con lo scopo di valorizzare i parchi più belli del Belpaese.

Ancora oggi Appartamento 900 e il Giardino sono di proprietà della famiglia Giusti.

La storia di Giardino Giusti

La nascita di Giardino Giusti risale al 1200, quando la famiglia Giusti si trasferì dalla Toscana a Verona per sviluppare l’industria della tintura della lana. Nel 1406 Provolo Giusti acquistò una grande area lungo le antiche mura della città, dove oggi sorge il Giardino Giusti ma che all’epoca serviva invece come spazio per far bollire i grandi calderoni in cui la lana veniva immersa per essere trattata e per stendere e attendere che i pianni asciugassero.

Fu solo nel corso del XVI secolo, due secoli più tardi che quello che inizialmente era a tutti gli effetti un insediamento produttivo venne convertito in un elegante palazzo di rappresentanza circondato da un giardino.

Il principale promotore di questo cambiamento e della trasformazione in giardino fu Agostino Giusti, che aveva parecchi contatti con la famiglia dei Medici e degli Asburgo.

Visitare Giardino Giusti

Un giardino del Cinquecento, tra rigore e romanticismo

Giardino Giusti ha ancora un aspetto che profuma di passato, molto simile ai giardini medicei: il giardino nella sua semplicità è impregnato di sculture e legami con la mitologia e il mondo classico.

Ci sono perlopiù piante: bossi, cipressi, agrumi, con pochi fiori e cespugli. Ancora oggi, che ha mantenuto stretto il legame con il passato, si possono notare gli elementi dei giardini del Cinquecento: vasi con agrumi, statue che rievocano figure mitologiche, fontane, grotte e mascheroni che colgono di stucco il visitatore.

Appena superato il cancello di ingresso di Giardino Giusti ci si trova di fronte al viale di cipressi che porta alla grotta e al mascherone, ben visibile proprio dal basso mentre si sale.

Sulla destra invece compare il labirinto con siepi di bosso, come voleva la moda dell’epoca, dentro al quale ci si può divertire a percorrerlo e scovare l’uscita. Dal lato opposto si trovano invece il parterre all’italiana, il giardino di agrumi e la cosiddetta “vaseria”. Questa prima parte del giardino, rigorosa e pensata, richiama l’intervento umano, al cui cospetto la natura si piega.

Dopo questa prima parte simmetrica e meticolosa, si entra invece in quella che viene definita la sezione romantica del giardino, dove è il bosco a sorprendere il visitatore. Questa è anche la parte più ombrosa, una vera gioia soprattutto nelle giornate calde dei mesi estivi. Qui il visitatore percorre viuzze in salita in cui si imbatte in grotte, rupi, passaggi nascosti e scale costruite con il solo obiettivo di meravigliarlo. Dopo una stretta scala costruita in una torretta si raggiunge la parte più alta del giardino e finalmente anche il belvedere che corrisponde alla testa del mascherone che si poteva ammirare dal basso: da qui si gode di uno dei più bei panorami della città di Verona.

Visita Appartamento 900, dove visse la famiglia Giusti

Appartamento 900 si compone di sette stanze, all’interno delle quali troverete dei pannelli esplicativi per orientarvi e molto spesso vengono organizzati laboratori artistici per bambini.

Nel 1583 Agostino Giusti, con la moglie Alda Malaspina, decise di trasferire la sua dimora e quella della sua famiglia dalla residenza di Santa Felicita al nuovo palazzo al Muro Novo, completamente affacciato sul giardino e qui visse fino al 1944, quando il Palazzo fu bombardato durante la seconda guerra mondiale e reso inagibile.

Una cosa che ci ha subito colpito è stata la presenza e la selezione di diverse piante, presenti in ogni sala e dall’aspetto lussureggiante, che danno un carattere particolare ad ogni ambiente. Ogni sala è infatti allestita con una specie vegetale specifica, scelta in base alla funzione che aveva la stanza.

L’intero allestimento del verde è pensato e curato da Flò Fiori Bologna.

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