È stato difficile scrivere l’articolo sulle mie letture preferite di quest’anno, estrapolando solo 10 libri. Perché ho letto tanto, poco più di una trentina di libri, e bene. Ho avuto la fortuna (o l’abilità?) di imbattermi in storie ben scritte, trame avvincenti, personaggi indimenticabili. Soprattutto saghe familiari, tanti romanzi ambientati in Sicilia e numerosissimi romanzi d’esordio di scrittrici che è bene tenere d’occhio in futuro.
Ecco allora i libri più belli che ho letto nel 2025, con l’augurio che anche nel nuovo anno la lettura continui ad emozionarmi, arricchirmi, riempire le mie giornate e la mia vita di storie. Se invece volete sbirciare tra i libri preferiti del 2024, li trovate in questo articolo.
Leggere ci dà un posto dove andare anche quando dobbiamo restare dove siamo.
Mason Cooley
I 10 libri più belli che ho letto nel 2025
Tutta la vita che resta e Io che ti ho voluto così bene di Roberta Recchia
L’anno era iniziato da pochissimi giorni e io sapevo, perché l’ho capito dopo la prima cinquantina di pagine, che mi trovavo di fronte a uno dei libri più belli dell’anno. La storia, opera prima, nella quale ci trascina Roberta Recchia, è una storia colma di dolori profondissimi, di cicatrici che sembrano non potersi mai rimarginare, ma anche di un amore e di una dolcezza che invade i personaggi arrivando come intatti al lettore.
Si affrontano tematiche varie e importanti, il lutto, la violenza di genere, l’adolescenza, la disforia di genere. Vi innamorerete della maggior parte dei personaggi, farete il tifo per loro e anche per chi non c’è più, non ve li scorderete.
Dopo qualche mese, in estate, mi sono subito precipitata sul secondo romanzo della Recchia, Io che ti ho voluto così bene, una sorta di spin off del primo.

Giorni di spasimato amore di Romana Petri
Anche in questa storia l’amore è ciò che tutto muove e che tira fili invisibili e presenze ingombranti, seppur effimere. Una storia strappalacrime e strappacuore.
Un amore grande e impossibile, che diventa ossessione, e forse follia. Un piccolo romanzo potentissimo che racchiude una storia dolce quanto tremenda, quella di Antonio e della sua Lucia conosciuta nel pieno della seconda guerra mondiale, in un giorno lontano del 1943.
Da quel giorno di tempo ne è passato ma Antonio non si arrende al tempo che scorre e agli eventi tremendi accaduti, rimane affacciato dal suo balconcino sul Golfo di Napoli e spera che la realtà sia ben diversa da quella che è. Se avete bisogno di un libro leggero, non è questa la storia che fa per voi.

I giorni di vetro di Nicoletta Verna
Regalatomi dalla mia amica Erica che l’aveva letto e ne era rimasta folgorata, ho divorato questo libro durante notti pesanti e distanti. Indubbiamente una lettura imperdibile!
I giorni di vetro racconta la vita infelice e difficilissima di Redenta, nata a Castrocaro nel giorno del delitto Matteotti. Una vita di stenti e difficoltà, segnata dalla poliomielite e dalla miseria e da una serie di sfortune, che appellarle così è davvero riduttivo.
Un romanzo con una quantità di violenza e sofferenza incredibili, che parla di un periodo storico forse inimmaginabile per chi non lo ha vissuto in prima persona: le brutture del fascismo, la nascita della repubblica di Salò, le atrocità della guerra, la Resistenza.
I 10 libri più belli che ho letto nel 2025
Le assaggiatrici di Rosella Postorino
Complice il film uscito proprio nella primavera di quest’anno, mi sono finalmente decisa a prendere in mano il libro Le assaggiatrici, che giaceva in solitudine sulla mia libreria dall’anno della sua pubblicazione, il lontano 2018.
La trama ripercorre la storia, vera, di un gruppo di donne a lungo ignorate, le assaggiatrici appunto: donne tedesche, scelte in buona salute, obbligate ad assaggiare ogni pasto di Hitler per scongiurare il rischio che qualcuno volesse avvelenarlo. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata dalla casa dei suoceri e senza spiegazioni viene portata insieme ad altre giovani donne del villaggio nel quartier generale di Hitler, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Realtà e romanzo si intrecciano alla perfezione, donando al lettore una storia ricca di suspense e scritta magistralmente.

Il cognome delle donne di Aurora Tamigio
Vincitrice del premio Bancarella del 2024, Il cognome delle donne è una saga familiare tutta al femminile, che pagina dopo pagina vi conquisterà.
Sono quasi sessanta gli anni che la Tamigio ci racconta in questo romanzo familiare: a partire dal 1925, quando Rosa fa la fuitina con Sebastiano Quaranta, la storia prosegue poi con sua figlia, Selma, totalmente diversa dalla madre caratterialmente e a sua volta con il racconto delle sue figlie, Patrizia, Lavinia e Marinella, così diverse tra loro, ma tanto unite in un mondo che difficilmente tollera e comprende le donne autonome e intraprendenti.
Gli uomini, anche se personaggi secondari che non hanno mai l’onore del faro della scrittura puntato su di loro, spiccano per le loro caratteristiche e peculiarità dando al romanzo spessore e interesse. Una lettura che non riuscirete a mettere giù fino all’ultima pagina.

Questa volta sarà diverso di Marta Jiménez Serrano
Dire che i racconti di Questa volta sarà diverso ( titolo originale No todo el mundo ) parlano dell’amore e delle relazioni amorose è sicuramente riduttivo, perché le storie raccolte in questo libro sembrano raccontate da un’amica con cui, visto il periodo, decidiamo di incontrarci davanti a una cioccolata calda incandescente. Ci si aggiorna, ci si racconta, si piange e si ride.
Non è solo la tematica, tra l’altro vecchia come la notte del tempi, a incuriosire e scaldare il lettore qui, ma anche la scrittura che a mio parere è fresca, incalzante e calzante alla perfezione.
Nei racconti di Marta Jiménez Serrano si snodano quindici storie ambientate a Madrid che raccontano le relazioni del nostro tempo, l’incanto e la meraviglia, ma anche la paura dell’amore, la malinconia, la speranza. Ogni racconto è magico, raramente ho trovato così stimolante un’antologia di racconti.

I 10 libri più belli che ho letto nel 2025
Promettimi che non moriremo di Mara Carollo
In Promettimi che non moriremo Mara Carollo, al suo esordio con questo romanzo di oltre 600 pagine, ci trascina in una storia unica, quella di Caterina detta Nina, dal 1918 quando ha 4 anni e vede tornare suo padre che non ha mai conosciuto dalla guerra, fino alla vecchiaia negli anni Ottanta.
Il racconto non si limita solo alla storia di Caterina e a quella della sua famiglia, ma a tutta la contrada, alle difficoltà della vita in montagna nell’Alto vicentino dove vivono, alla miseria, alla povertà e a un periodo storico, quello del Ventennio fascista, della Seconda guerra mondiale e della Resistenza che non risparmia nessuno.
Una storia affascinante, trascinante e appassionante. Non lasciatevela sfuggire!

La versione borghese dell’amore di Margherita Marvasi
Forse è proprio solamente una versione borghese dell’amore, ma è anche e soprattutto una bellissima e struggente saga familiare ambientata a Pantelleria che ho scoperto totalmente per caso e amato profondamente, forse anche perché ho iniziato a leggerla proprio al mare, il luogo giusto in cui immergersi in queste pagine.
Penelope e Riccardo, pittrice lei giornalista lui, si incontrano a Pantelleria e si innamorano dell’isola e tra loro. È qui che li vedremo trascorrere le estati, anno dopo anno, costruire il loro dammuso, diventare una famiglia, ma anche ricevere la notizia più orribile. Un’appassionante e appassionata saga familiare che mi ha travolto.

Arancio amaro di Milena Palminteri
Libro vincitore del Premio Bancarella del 2025, Arancio amaro è il romanzo d’esordio di Milena Palminteri.
Ancora un libro ambientato in Sicilia, precisamente ad Agrigento, ancora una storia che affonda le sue radici tra i segreti del passato e la necessaria ricerca della verità nel presente.
La storia si snoda su due piani temporali, nel 1960 con Carlotta che cerca incessantemente la verità sulla sua nascita e la sua infanzia, quando si imbatte in uno dei polverosi documenti dell’Archivio notarile in cui lavora che le rivela un’inaspettata verità e nel 1924, quando il corpo femminile è ancora un oggetto da sottomettere, abusare, deturpare e incontriamo due donne importanti per la storia di Carlotta, Nardina e Sabedda. Le storie si intrecciano magistralmente, svelando a poco a poco al lettore ciò che è accaduto.


