Prima di mettere piede a Villa Grock, osservandola solo dallo scorcio che la strada vi dona, immaginate una grande e imponente villa, con romantiche scale di marmo, grandi stanze con vista esclusiva sul mare, un parco e giardino ispirati al mondo del circo. Immaginate la vita di un clown, il più pagato e famoso dell’epoca, che dopo aver visto il mondo intero decide di fare proprio di Imperia, la sua casa. Immaginate le cene in giardino, le luci che si accendono all’ora del tramonto e si riflettono sul laghetto. Immaginate poi un periodo lungo di abbandono, il rischio di perdere tutto questo, l’importante lavoro di recupero e oggi la Provincia di Imperia che tutela e salvaguarda questo luogo per noi, per tutti. Se capitate da Imperia e precisamente a Oneglia, non potete assolutamente perdervi una visita a Villa Grock.
Appena si varca l’ingresso di Villa Grock ci si sente immersi in un’atmosfera quasi surreale, da Alice nel Paese delle Meraviglie. Non stupirebbe, infatti, incontrare giocolieri e acrobati che sbucano da un cespuglio, donne bellissime fasciate da abiti di piume e paillettes sulla scala principale, che porta all’ingresso.

Sontuosa, eclettica, strabiliante: solo così può essere definita Villa Grock, nata con il nome di Villa Bianca e costruita nel giro di tre anni grazie all’aiuto del geometra Armando Brignole che progettò l’intero complesso. Ma a chi apparteneva? Qual è la sua affascinante storia?
Chi è Grock? Storia del Re dei Clown
Nato nel 1880 in Svizzera, Adrien Wettach apparteneva a una famiglia numerosa e modesta. Il padre era orologiaio e faticava a mantenere la famiglia. Per diletto, amava anche giostrarsi come musicista e acrobata. Così decise di aprire una locanda, Paradisli, in cui tutti i componenti della famiglia intrattenevano i loro ospiti. Fu lì che Adrien iniziò a confrontarsi con un pubblico e, forse, a sospettare che sarebbe stato quello il suo futuro. Quando aveva sei anni, un piccolo circo arrivò nel suo villaggio svizzero e Adrien ebbe la certezza che quella di diventare artista sarebbe stata, per lui, l’unica strada possibile.

Fu molti anni dopo, con ancora il sogno di lavorare tra i tendoni del circo, che Adrien con umiltà e un pizzico di fantasia riuscì a farsi assumere come cassiere.
Un fatto inaspettato gli venne incontro. È il 1 Ottobre 1903 quando la coppia comica di quel circo, Brick e Brock, si sfalda. Brock viene chiamato alle armi, Adrien lo sostituisce e il successo della serata lo consacra il nuovo clown del circo. Da Brock decide di prendere qualcosa del suo nome e di quell’inaspettata coincidenza, e da quel momento il suo nome d’arte sarà Grock.
Capace di stupire ed emozionare, Grock in pochissimi anni viene consacrato come uno dei clown più famosi e pagati al mondo: parla 8 lingue, suona 14 strumenti musicali, inventa gags, è acrobata e giocoliere. Ama il circo e il circo lo ama, il pubblico ancora di più, tanto che nel 1919 viene incoronato Re dei Clown al Teatro Olimpia di Parigi.

È amico di Picasso, Charlie Chaplin, Stanlio e Ollio, amato e stimato dai potenti dell’epoca.
A un certo punto della sua carriera si dedicò anche ai musical; Recitò anche da protagonista in tre film: Sonpremier film nel 1926, Grock presenta Grock nel 1931 e Arrivederci, signor Grock nel 1950.
L’amore per il circo lo porta in giro per il mondo, tra America e Europa, ma è della Riviera che si innamora, durante alcuni viaggi già all’inizio del Novecento ed è tra le colline imperiesi che torna nel 1924, quando compra un terreno e decide di iniziare la costruzione di una villa, nei pressi di Oneglia. Vive qui, con la moglie Ines e la figliastra Bianca, a cui intitola la villa, limitando molto le sue apparizioni in pubblico, dal 1954.
Muore nella sua villa magnifica nel 1959, circondato dalla sua famiglia.
Visita Villa Grock a Imperia
La sua storia, dal 1927 ad oggi
Comprato il terreno dalle parti di Imperia, precisamente a Oneglia, Grock trasforma la sua residenza in un vero e proprio circo di pietra. Dal 1927 al 1930, Villa Grock viene progettata dallo stesso artista, con l’aiuto del geometra Armando Brignole. Si ispira al mondo del circo, alla passione della musica, a numerosi richiami alla forma della spirale.

Mentre all’interno della villa prevale lo stile déco, all’esterno estro e stili diversi si mescolano, dando vita a qualcosa di assolutamente unico: influssi barocchi, liberty, rococò, stili orientali.
Una volta ultimata la villa è di 11.000 metri quadrati, circondata da un parco e un vigneto che insieme superano un ettaro di terreno.

È nel 1939 che Grock si stabilisce stabilmente a Villa Bianca, insieme alla moglie e alla figliastra. Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale una bomba cade nei pressi della villa, Grock torna a vivere in Svizzera fino alla fine del conflitto mondiale. Durante la seconda guerra mondiale la villa viene anche requisita dall’esercito tedesco.
Con la morte di Grock, nel 1959, la villa viene abbandonata al suo destino. La moglie Ines riesce con grande fatica a portare avanti la manutenzione della villa e soprattutto del parco ed è costretta a vendere la vigna ed il frutteto. Dopo un anno dalla scomparsa della signora Ines nel 1975, la villa e tutti gli effetti personali appartenuti a Grock vengono svenduti dalla figlia adottiva Bianca.
Per lunghi anni la villa è rimasta abbandonata, con la vegetazione inglobante e il tempo che scorreva inesorabile, come unici frequentatori.

Dal 2002 Villa Grock è di proprietà della Provincia di Imperia, che con un lento e dispendioso lavoro di recupero ha riportato alla luce il passato fascino. Il restauro si è concluso nel 2006 e dal 17 gennaio 2010 la villa è stata finalmente riaperta al pubblico.
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Oggi ospita il museo del clown
Dall’agosto 2013 Villa Grock e i suoi quattro piani interni ospitano il Museo del Clown, per avvicinare grandi e piccini al magico mondo dell’intrattenimento circense. Sono numerose le attrezzature interattive che permettono di divertirsi: la sala cinema, la sala del trucco, della musica, delle meraviglie, del riso, della magia, dei simboli…

Non perdetevi la vista dall’ultimo piano, direttamente sul parco della villa e sul mare che bagna Oneglia. Dopo aver goduto il panorama, volgete lo sguardo alle vostre spalle, verso la villa, vedrete il viso in rilievo di un clown, è proprio Grock, che volge lo sguardo alla Riviera che tanto amava.

Il Museo del Clown è aperto e visitabile tutte le domeniche, dalle 17 alle 22.

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Il suo parco, in un’atmosfera circense
Un parco che contava 7.000 metri quadrati, con un vigneto e un frutteto con un’altrettanta superficie. Nel parco erano inoltre distribuiti altri 1.500 metri cubi di piccole costruzioni, che ospitavano probabilmente alcune serre. Le piante erano infatti una delle passioni e degli amori di Grock.

Il parco contiene il patrimonio vegetale tipico dei giardini storici della Riviera. La flora del parco, solo in parte conservata fino ad oggi, consisteva in grandi cedri del Libano, magnolie, palme, olivi, abeti, succulente e tantissimi fiori.

Un parco che conserva una varietà di stili, forse riflesso della cangiante personalità di Grock: il fascino e la giocosità del grande clown, ma forse anche parte della sua malinconia. I camminamenti ben delimitati, originali colonne a fuso, gli archi arditi, le decorazioni assolutamente uniche e clownesche, varie fontane dalle forme più varie, il laghetto col suo ponticello di ispirazione orientale.
Entrare nel parco di Villa Grock è come fare un viaggio tra il sogno e la veglia, tra la realtà e la fiaba ed è una fortuna che tutto questo, oggi, sia qui, a disposizione di tutti, riportato all’antico splendore.
[ Post in collaborazione, grazie alla provincia di Imperia ]
2 pensieri riguardo “Visita Villa Grock a Imperia |Un viaggio di scoperta nel mondo del circo e nella vita del Re dei Clown”