Il nostro viaggio alla scoperta della Sicilia sud orientale parte dal centro, da borghi e paesi ricchi di storia, artigianato e antichità egregiamente riportate alla luce, spostandosi verso la costa ionica, ma facendo anche una capatina nella Sicilia più a sud, nel Mar Mediterraneo. Preparatevi alla Sicilia barocca, alla Sicilia che trasuda storia e architettura, a panini indimenticabili e gite al largo, nelle acque più blu. Ecco qui il mio itinerario Sicilia Sud Orientale, un viaggio on the road nel cuore barocco dell’isola.
La prima volta che ho scoperto questa isola indimenticabile è stato in un viaggio della Sicilia Occidentale. Poi mi sono spinta più a sud. Questa volta cambiamo completamente sponda, cambiamo mare, andiamo alla scoperta della Sicilia Orientale.
Itinerario Sicilia Sud Orientale
Caltagirone e le ceramiche policromi
Famosa in tutta l’isola per le sue ceramiche policrome, prodotte grazie all’argilla locale, Caltagirone si trova nel centro della Sicilia a un’altitudine di oltre 600 metri sul livello del mare. L’industria della ceramica, che è tuttora fondamentale per l’economia isolana, risale al X secolo con l’arrivo degli arabi. Ironia della sorte: il blu e il giallo, primi colori utilizzati nella colorazione della ceramica, sono ancora oggi i colori simbolo, non solo di Caltagirone, ma di tutta la Sicilia.

Il luogo più caratteristico di Caltagirone è la Scalinata di Santa Maria del Monte, rivestita di ceramiche per tutta la sua lunghezza di 142 gradini. Va percorsa dal basso verso l’alto, con partenza da Piazza Municipio e arrivo alla Chiesa di Santa Maria del Monte, punto più alto della città. In principio questa scalinata venne costruita per unire il vecchio borgo con il nuovo quartiere, che si stava sviluppando a valle. Fate attenzione ai lati mentre salite: la scalinata è costeggiata da numerosi negozi di ceramiche.


Itinerario Sicilia Sud Orientale
Piazza Armerina fa rima con mosaici
Una sorpresa inaspettata, questo è stata Piazza Armerina per noi. Abbarbicata sul Colle Armerino, da cui prende il nome, Piazza Armerina ha un centro storico medievale pittoresco e vivo, con stradine strettissime in cui comunque riescono a sfrecciare le auto e bancarelle qua e là, che vendono i prodotti agricoli della fertile zona circostante. Per una cena tipica nel centro storico, andate al Ristorante Amici Miei, non rimarrete delusi.


L’attrazione più importante di Piazza Armerina è la Villa Romana del Casale, a poca distanza dal centro storico. Gioiello nascosto, scoperto solo nel 1950, la Villa Romana del Casale è un’esultanza di mosaici, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità e riaperta al pubblico nel 2013, dopo un lungo e attento lavoro di restauro, non ancora ultimato.

Si pensa che la lussuosa villa fosse la dimora di campagna di Marco Aurelio Massimiano, che fu co-imperatore di Diocleziano, una costruzione enorme, con quattro edifici collegati tra loro, e sfarzosa anche per l’epoca. La villa rimase nascosta fino agli anni Cinquanta perché venne completamente coperta da fango e sterpaglie dopo una frana. Questo ha però permesso ai mosaici pavimentali, tra i più pregiati, di essere conservati e arrivare fino a noi.

Dopo i lavori, tutto il percorso di visita è stato organizzato per tutelare la bellezza e fragilità dei mosaici. Tutto il complesso è stato coperto da una costruzione in legno, che protegge dagli agenti atmosferici, così come il percorso di visita, consentito per tutta l’interezza del percorso, ma su una passerella sopraelevata che salvaguarda i mosaici e impedisce ai visitatori di calpestarli.
Itinerario Sicilia Sud Orientale
Gela, un tuffo nel sud
Località poco frequentata dai turisti, Gela ha invece una delle spiagge più belle, eletta da Virgilio Viaggi nel 2019. Fondali bassi e sabbiosi, acque limpide e turchesi, Gela può essere la tappa ideale per le famiglie con bambini o per un’intera giornata di mare, per prendersi una pausa da un itinerario denso di tappe e luoghi da visitare.

Itinerario Sicilia Sud Orientale
Siracusa, la più grande città del mondo antico
Siracusa incarna la città siciliana per eccellenza: rovine greche, un centro chiassoso e dinamico, vicoli che sfociano in splendide piazze barocche, mare blu dal quale è difficile stare lontani. Nel suo periodo di massimo splendore, Siracusa era la più grande città del monto antico, più importante anche di Atene. Tanto del suo splendore passato è ancora vivo, nei suoi tavolini all’aperto in cui mangiare, con il cucchiaio, una granita siciliana, nel suo sole del tramonto che sa rendere eterna la pietra dei palazzi e delle piazze, nei suoi capolavori di arte barocca.


Ortigia, il centro storico di Siracusa
L’isola di Ortigia, il centro storico di Siracusa, il culmine della città è da scoprire lentamente, senza fretta. È da esplorare in lungo e in largo, volgendo la testa verso l’alto, facendo, in senso opposto, la stessa strada: caffè, trattorie, librerie, negozi di artigianato, da qui avrete un panorama incantevole e il trampolino per un bel tuffo, dove il mare è più blu. Da non perdere, la Giudecca, il vecchio ghetto ebraico.

Da non perdere, per nessuna ragione al mondo, Piazza del Duomo, circondata da palazzi barocchi meravigliosamente decorati, che sorge su quella che in passato era l’acropoli di Siracusa.
Una tappa obbligata va anche fatta al Caseificio Borderi, per pranzo. Trovate la bancarella direttamente nel mercato di Ortigia e lo riconoscerete subito, dalla coda che c’è fuori: si narra che tra queste mura vengano fatti i panini più buoni di Siracusa. Non temete però, il panino è indimenticabile e l’attesa non è eccessiva, grazie al servizio super organizzato.


Se avete voglia di scoprire ancora un pezzetto di Siracusa, questa volta al largo, tra le acque turchesi che la circondano, vi consiglio di fare un giro in barca, esperienza possibile da Marzo a Ottobre, salvo condizioni meteorologiche avverse. Potrete vedere Ortigia da una prospettiva insolita e alcune grotte suggestive, dalle forme particolari.

Itinerario Sicilia Sud Orientale
Noto, Avola, Modica, Ragusa: la quintessenza del barocco siciliano
Simbolo del barocco siciliano, la Val di Noto è uno dei Patrimoni dell’Umanità più affascinanti non solo della Sicilia, ma del mondo. Include alcuni dei gioielli siciliani più belli: Modica, Noto, Ragusa, Avola, Scicli.

Situata a circa 40 km da Siracusa, Noto ha uno dei centri storici più suggestivi della Sicilia, con i suoi edifici barocchi dorati, magici nella luce del mattino e a quella del tramonto. Negli ultimi anni Noto è diventata famosa per l’Infiorata, la più grande festa annuale che si svolge la terza domenica del mese di Maggio e ricopre di petali e opere d’arte via Corrado Nicolaci.
Tra le cose da non perdere a Noto ci sono l’elegante Corso Vittorio Emanuele, la Piazza Municipio, la Cattedrale di San Nicolò e il Palazzo Nicolaci di Villadorata.

Dal centro medievale, Modica è ricca di gioielli barocchi, da cercare in giro per la città. Uno dei corsi più belli, da non perdere, è Corso Umberto I e la Chiesa di San Giorgio a Modica Alta, ritenuta uno dei capolavori di Rosario Gagliardi.

Situata a nord ovest di Modica, Ragusa si divide in due: Ragusa Superiore, con tutte le caratteristiche di una moderna città e Ragusa Ibla, la città vecchia, l’amatissimo centro storico di Ragusa. Come altri luoghi siciliani, Ragusa Ibla venne completamente distrutta da un terremoto nel 1693. La città venne ricostruita dove oggi è presente Ragusa Superiore, ma l’aristocrazia non lasciò questi luoghi e decise di ricostruire palazzi, vie, piazze proprio qui, dove oggi sorge acciottolata e avviluppata Ragusa Ibla.

Marzamemi, il fascino del villaggio di pescatori
A 5 km da Pachino, famosa per essere la zona agricola su cui crescono i famosi pomodorini, si trova Marzamemi, borgo di pescatori che negli ultimi anni è affollato di turisti, soprattutto durante l’estate. Marzamemi, un nome dolce e affascinante dato dagli arabi, circondata dal mare, che ha fatto la sua fortuna. Sulle rovine di una vecchia tonnara oggi sono sorti bar, ristoranti, negozi.

Itinerario Sicilia Sud Orientale
Portopalo di Capo Passero
Sulla punta estrema meridionale della Sicilia, si trova Capo Passero, il punto più a sud dell’Italia. L’isola di Capo Passero si affaccia alla cittadina di Portopalo. Distante una quarantina di metri dalla costa, alla quale decenni fa era unita, l’isola è collegata alla terraferma da una strisciolina di sabbia, percorribile a piedi durante la bassa marea o raggiungibile a nuoto, in canoa o pedalò. La traversata è resa difficoltosa dalle correnti e dal fondale ricco di scogli. L’isola è raggiungibile anche grazie a una piccola imbarcazione di pescatori che effettua il trasporto tutto il giorno. Sull’isola di Capo Passero è presente un castello e una riserva naturale.
Dopo un bel tuffo e una nuotata verso l’isola, non può mancare una cremolata, una granita cremosa di Paolo Zuccarello, un ape parcheggiato fronte spiaggia con oltre 44 gusti che rendono omaggio alla Sicilia.

Ma un isolotto ancora più famoso, che si trova sempre a Capo Passero, è l’isola delle correnti, che segna il confine immaginario tra Mar Ionio e Mar Mediterraneo. L’isola delle correnti ospita una vecchia postazione militare e un faro.
Che meraviglia Marzamemi 👏🏽
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Sì, è una perla davvero incantevole! ❤
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Ma quanto è bella la mia Sicilia??
Purtroppo per anni non le ho dedicato le attenzioni che merita, spero di poterla vedere meglio questa estate 🙂
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La trovo una delle isole più interessanti e affascinanti di Italia ❤ e ho avuto la fortuna di esplorarla per bene in viaggi diversi!
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La Sicilia è bellissima, feci un on the road simile (toccammo Ortigia, Noto, Caltagirone) quasi 10 anni fa… Dovrei tornare in quelle zone
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Ti consiglio tantissimo anche l’altra parte, la Sicilia Occidentale e le Egadi. Trovi un articolo sul blog !
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Sono proprio di quelle parti io ehehe
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Fortunella! 💓
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La Sicilia, la mia terra!
Il Duomo di Siracusa è costruito sfruttando il basamento e alcune colonne e architravi dell’antico tempio greco dedicato ad Athena, chiamata Minerva dai romani. Sono ancora visibili le colonne del lato ovest del tempio.
Una curiosità. L’ingresso del tempio si trovava all’opposto rispetto all’attuale ingresso del Duomo.
Sempre in Ortigia, accanto al Duomo, è presente il bellissimo palazzo del Municipio, palazzo Vermexio. Su di esso, colui che lo progettò, Vermexio appunto, lasciò la sua firma, un piccolo geco in pietra. Sfido i turisti ad individuarlo. 😁😁
Sotto di esso, si trovano i resti di un altro tempio, più antico di quello di Athena. Si presume fosse stato dedicato alla dea Artemide (chiamato, infatti, Arthemision). È visitabile entrando da via Minerva, la strada accanto al Duomo.
All’ingresso di Ortigia, vicino l’antico mercato, sorge il tempio di Apollo. Nei secoli è stato trasformato dai conquistatori di passaggio in quel momento sull’isola…è stato tempio greco, una moschea araba, una chiesa normanna e una caserma spagnola. Venne liberato da tutto ciò che lo chiudeva e lo nascondeva solo agli inizi del Novecento.
Nella zona della Giudecca (jureca in siciliano) sono presenti gli antichi bagni ebraici, contenuti in un palazzo nobiliare privato, ma comunque visitabili.
Sotto piazza Duomo è presente uno degli ipogei della città. Ha due ingressi, quello di piazza Duomo e quello presente alla Marina, quello dal quale si esce una volta completata la visita guidata iniziata entrando da piazza Duomo. L’altro ipogeo è presente nella zona della Graziella (raziedda in siciliano), un’altra zona dell’isola di Ortigia.
E che dire della fontana Aretusa, chiamata anche “la fontana delle papere”, dove l’acqua dolce di un fiume si incontra con quella salata del mare, e dove cresce rigoglioso il papiro.
Ortigia ospita anche il museo e teatro dei Pupi siciliani, e il museo del Papiro.
Costruzione degna di nota è il Castello Maniace, un castello fortezza fatto costruire da Federico II di Svevia.
Ma Siracusa ospita tante altre bellezze anche al di fuori dell’isola di Ortigia.
Abbiamo il parco archeologico della Neapolis, con il teatro greco (il secondo più grande), le latomie, l’anfiteatro romano, l’ara di Ierone, l’Orecchio di Dionisio e la Grotta dei Cordari.
In un altro quartiere, Belvedere, sono presenti le rovine del Castello Eurialo e le grosse mura Dionigiane, a protezione della città, mura visibili fin dall’area archeologica della Neapolis.
Ogni quartiere di Siracusa presente reperti archeologici. Basta scavare per costruire un palazzo o una strada, per lavori riguardanti l’acquedotto o per ristrutturare un indipendente nella zona del quartiere Santa Lucia (il secondo quartiere più antico della città ancora oggi esistente) per incappare in mosaici, monete, tombe e quant’altro.
Poco fuori la città sono presenti il tempio dedicato a Giove e la riserva della fonte Ciane, dove cresce rigoglioso il papiro.
Da vedere anche la riserva marina del Plemmirio e la zona della Pillirina.
Cassibile è un quartiere ubicato fuori dalla città, luogo nel quale l’8 settembre del 1943 venne firmato lo storico armistizio.
A qualche km di distanza, poco fuori il paesino di Avola, è presente un Dolmen.
Nella zona prima di Pachino, sono presenti la riserva naturale di Eloro e Vendicari, la spiaggia di Calamosche e la villa romana del Tellaro.
Marzamemi…Marsá-al-hamen…significa “baia delle tortore”. Borgo marinaro nato attorno alla vecchia tonnara, ancora oggi presente e in parte ristrutturata, luogo di ricevimenti. Di fronte al viale principale è presente un piccolo isolotto con su costruita una villa, di proprietà della famiglia Brancati (del Vitaliano Brancati autore del libro “Paolo il caldo”). Nel laghetto retrostante il borgo, svernano i fenicotteri rosa, che d’estate si spostano nella vicina riserva naturale di Vendicari.
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Grazie del tuo commento Milly! 😊
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Dimenticavo…la facciata originaria del Duomo di Siracusa non è quella barocca che si può ammirare oggi, ma una in stile normanno andata distrutta con il terremoto del 1693.
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Nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, ubicata sempre a piazza Duomo, vi è esposto un quadro di Caravaggio.
Sempre in Ortigia è presente il Museo Bellomo.
Un consiglio a tutti i turisti…dedicate almeno tre giorni per la visita di Ortigia, per poterla ammirare e assaporare davvero, guardando con calma tutti i suoi palazzi, angoli nascosti e osservando la vita che vi si svolge.
Stessa cosa per poter visitare la città di Noto.
Nota.
Fuori da Ortigia sono presenti le Catacombe di San Giovanni (contenenti la cripta di San Marciano…occorre indossare una giacca anche d’estate per poterle visitare), con parte di ciò che resta dell’antica chiesa, il museo Paolo Orsi (a pochi metri da San Giovanni), il Sepolcro di Santa Lucia (nell’omonimo quartiere).
Da Maggio a Luglio hanno luogo, nel suggestivo teatro greco, le rappresentazioni classiche, uno spettacolo unico, al quale assistere almeno una volta nella vita.
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