Due giorni a Saragozza da sola: come arrivare, dove mangiare, cosa fare nel capoluogo dell’Aragona

Il capoluogo dell’Aragona, conosciuta soprattutto per la festa del Pilar che si tiene a ottobre, è in realtà una città vivacissima e tipicamente spagnola, perfetta da visitare in un week-end o un ponte. Il giorno più importante di Saragozza è il 12 ottobre, festa della Madonna del Pilar, patrona della città, giorno in cui si svolge l’Offerta dei Fiori: migliaia di persone provenienti da tutto il mondo e vestite con i costumi tipici raggiungono la piazza del Pilar per depositare davanti alla Madonna milioni di fiori. La festa è molto sentita dagli aragonesi, ma Saragozza ha molto da offrire non solo religiosamente. Vi racconto cosa vedere in due giorni a Saragozza e tutti i consigli pratici per vivere la città.
Saragozza è una città vivacissima, ricca di storia e cultura, con prezzi abbordabili per cui perfetta per un week-end fuori porta, passeggiando tra una tortilla e un negozio in cui fare veri affari!

Saragozza in solitaria?

Dopo esserci stata posso dirvi che è la meta ideale per un viaggio in solitaria. Pulita, sicura, tranquilla, piena di locali in cui nessuno si stupirà se mangiate da soli. Saragozza è una città piena di giovani e studenti seduti da soli alle panchine o ai tavolini di un bar, con un libro o mentre battono lettere sul pc.

Due giorni a Saragozza: come arrivare

Tantissime compagnie low cost stanno indirizzando i loro voli a Saragozza: l’occasione perfetta per visitarla. Il volo che ho preso io, l’ho pagato solamente una decina di euro!

Arrivati a Saragozza, vi renderete conto di quanto sia piccolo il suo aeroporto, tanto che una volta arrivati con l’aereo potrete scendere e muovervi a piedi per raggiungere l’interno dell’aeroporto e l’infernale rullo dove aspettare con ansia il proprio bagaglio. Prima di uscire fuori dall’aeroporto, fate un salto nel gabbiotto dedicato alle informazioni per prendere una mappa della città o per chiedere qualcosa che vi possa essere utile durante il vostro soggiorno.

Usciti dal piccolo aeroporto troverete sulla sinistra la fila di taxi che aspetta i turisti e sulla destra – molto probabilmente – la coda di persone che aspetta il bus ( non potete sbagliarvi, ce n’è solo uno) che vi porterà in centro in circa 35/40 minuti di tragitto. Il viaggio è un po’ lungo perché, nonostante l’aeroporto disti poco più di una decina di km dalla città, farà un percorso molto lungo passando anche da alcuni grandi centri commerciali. Il bus vi lascerà a Porta del Carmen e da qui potrete riprenderlo nello stesso punto per tornare in aeroporto. Il biglietto costa 1,75 euro solo andata.

Due giorni a Saragozza: dove dormire

Saragozza è una città molto economica, sia che siate in cerca di un hotel sia di un appartamento. Se volete vivere un’esperienza totalmente immersi nella cultura spagnola vi consiglio di prendere un appartamento o magari solo una stanza, come ho fatto io. Ho cercato la mia sistemazione su Airbnb come ormai faccio ormai di consuetudine e ho scelto di prendere una stanza privata in un appartamento perché spesso la preferisco quando viaggio in solitaria. Sono stata ospite di Tandara, spagnola originaria del Brasile con cui ho chiacchierato per una serata intera davanti a una fetta di torta e un buonissimo tè.

Saragozza è una città abbastanza piccolina e il suo centro storico è davvero tutto concentrato, quindi cercate una sistemazione il più possibile centrale. Non sarà necessario muovervi con i mezzi, tutto sarà a portata di mano!

Due giorni a Saragozza: dove mangiare

Vicinissimo a casa, sono entrata in un locale molto pop art e super colorato, di cui mi sono innamorata a tal punto da tornare anche per pranzo: c’era scritto che qui facevano la tortilla più buona del mondo e non ho resistito!

IMG_20180723_113100-min
Plaza Goya a Saragoza, venite a mangiare qui!
IMG_20180723_112042-min
Los dias buenas empiezan con un buen café (come dar torto a questa scritta?!)

Vi stra-consiglio Plaza Goya sia per una colazione lenta in cui decidere le tappe da non perdere, all’italiana o con churros da intingere nella cioccolata, sia per un pranzo seduti in un luogo coloratissimo che mette subito allegria.

Una cena invece l’ho fatta nell’inimitabile 100 Montaditos, dove faccio sempre tappa quando capito in Spagna. Conosciuto per puro caso durante un viaggio a Madrid e capitati proprio durante la serata in cui era tutto a un euro, anche se ormai è presente in moltissime città italiane, tra cui Torino, secondo me in Spagna è decisamente più buono!

Due giorni a Saragozza: le cose da non perdere

Basilica de Nuestra Señora del Pilar

Bella, imponente, stupende le sue tantissime cupole ricoperte di maioliche, la Basilica de Nuestra Señora del Pilar è probabilmente il luogo più fotografato della città. Entrando, avrete la sensazione di entrare in una Chiesa nella Chiesa, tanto è grande. Sedetevi e ascoltate, sicuramente qualcuno sta pregando bisbigliando lì vicino e un gruppetto sta recitando un rosario, la religiosità di questo luogo è davvero tangibile e non a caso questo è il santuario più antico di tutta la Spagna.

IMG_20180723_125954-min
La basilica di Nuestra Senora del Pilar, il santuario più antico di Spagna

Le sue dimensioni sono davvero stratosferiche: è dotata di una grande cupola centrale, altre dieci cupole minori e quattro campanili;

Statue di Goya e museo

Proprio nella piazza antistante il santuario, sono state installate alcune statue di Goya, opere di Federico Marés del 1960. In un lato del monumento è presente un’iscrizione sul marmo con una delle più famose e riconoscibili frasi di Goya: La fantasía abandonada de la razón produce monstruos, pero unida a ella es la madre de las Artes.

Saragozza è la città di Francesco Goya che qui visse e si formò come artista, diventando uno dei pittori spagnoli più importanti al mondo. Nato altrove, la famiglia si trasferì a Saragozza quando lui era ancora bambino e fu proprio in questa città che si formò come apprendista nella bottega del pittore José Luzán.

Segni del suo passaggio e del suo lavoro artistico a Saragozza si possono osservare proprio all’interno della Basilica del Pilar, dove dipinse la Volta del Coreto e la cupola Regina Martyrum.

A Saragozza vi consiglio di visitare dunque il museo dedicato a questo importante artista, a meno di 5 minuti di strada a piedi dalla Basilica del Pilar.

IMG_20180723_183241-min
Il meraviglioso patio centrale del Museo Goya, Saragozza

Palacio del Aljafería

In arabo significa il palazzo di Jaʿfar ( non vi ricorda il cattivo di Aladdin? ) è un palazzo fortificato costruito durante la seconda metà del IX secolo e rappresenta l’unica struttura araba fatta costruire durante il periodo di occupazione islamica in Spagna. Dopo la riconquista da parte degli aragonesi, il palazzo divenne per molti anni la residenza ufficiale di numerosi monarchi di Aragona, che fecero ulteriori ampliamenti.

Gli interni sono arabeggianti e strabilianti, quella parte di Spagna sorprendentemente bella!

Due giorni a Saragozza: il posto ideale in cui fare shopping

Se capitate in città in estate e quindi durante i saldi, non potrete tornare senza aver comprato qualcosa! Io ho letteralmente adorato i negozietti di casalinghi e arredamento, dove comprare qualsiasi cosa a prezzi davvero irrisori. Sarà che negli ultimi ho la fissa della casa e dell’arredamento, ma un posticino davvero incantevole in cui fare un giro e qualche acquisto è Muy mucho.

 

10 pensieri riguardo “Due giorni a Saragozza da sola: come arrivare, dove mangiare, cosa fare nel capoluogo dell’Aragona

    1. Io ho viaggiato con Ryanair e ho preso il volo da Bergamo Orio al Serio. Non avevo controllato se ci fosse qualche altra compagnia che partisse da Torino, perché mi era utile partire da lì, però sono sicura che qualcosa trovi e potrebbe essere una perfetta meta autunnale!

      Piace a 1 persona

Lascia un commento