Dolcemente nostalgica e maledettamente romantica: sono tornata a Venezia per la terza volta, dopo che la prima e la seconda, proprio non mi era piaciuta. Non sempre accade che ciò che ha colpito gli altri, colpisca anche noi. Ma spesso mi accade di aver voglia di dare una seconda possibilità alla città che non mi ha convinto. Come una persona incontrata nel momento sbagliato, come un libro letto in una sera in cui era meglio non farlo, anche i luoghi possono non colpirci per mille e un motivo. Questo è il mio racconto della seconda chance che ho dato a Venezia e della sua capacità – finalmente- di farmi innamorare di lei.
Venezia consigli pratici
Venezia: come raggiungere la città
Quello che è certo e non sempre scontato è che a Venezia le auto non ci sono. E anche le biciclette sono bandite ( anche se sfido davvero a utilizzare le bici tra canali, scale e scalini ). A Venezia ci si muove esclusivamente in due modi: o con le proprie gambe o con il vaporetto, soprattutto per coprire le distanze più lunghe.

Il modo più comodo e veloce per raggiungere la città, è indubbiamente il treno. Usciti dalla Stazione di Santa Lucia, infatti, vi ritroverete vicinissimi a Piazzale Roma e al centro di Venezia e armati di bagagli potrete raggiungere comodamente le vostre strutture o Piazza San Marco e tutti gli altri luoghi di interesse. Considerate che Venezia, in fin dei conti, è una piccola città e le distanze tra un luogo e l’altro sono facilmente percorribili.
Se provenite da lontano e il treno non è la soluzione migliore per voi e preferite optare per l’aereo, nessun problema: dall’aeroporto, sempre tramite vaporetto, potrete raggiungere direttamente San Marco o l’isola di Murano.
Un altro metodo che vi consiglio per raggiungere Venezia, soprattutto se qualche ora di pullman non vi spaventa e volete risparmiare, è prendere Flixbus. La fermata più vicina a cui scendere è Tronchetto. Arrivate con il bus della notte, verso le 5 di mattina? Nessuna paura! I vaporetti sono già in movimento a quell’ora e potrete muovervi senza problemi per raggiungere San Marco o le isole, e da lì la vostra destinazione. Considerate circa 30 minuti di percorrenza.

Venezia consigli pratici: vaporetto sì o no?
Percorrere i canali veneziani, respirando la città nella sua essenza, tra la sua storia, le sue micro e macro piazzette e le sue tantissime gallerie d’arte seminate ovunque camminando e passeggiando, è il modo che vi consiglio per conoscere e assaporare questa città. Ma è anche vero che in certi casi, ad esempio per raggiungere le isole e al vostro arrivo, così come alla vostra ri-partenza, il vaporetto è d’obbligo.

Quello che vi consiglio per risparmiare qualcosina è quello di fare l’abbonamento giornaliero appena arrivati ( costa 20 euro a testa ) e dedicare la prima giornata alla visita delle isole limitrofe, in modo da sfruttare al meglio il vostro abbonamento. Grazie al vostro abbonamento, avrete a disposizione un numero illimitato di corse per le successive 24 ore.
Venezia consigli pratici: dove dormire
Durante il Carnevale, i prezzi sono indubbiamente alle stelle. Ma durante il resto dell’anno, soprattutto in inverno e in primavera, cercando un po’, potrete trovare numerose sistemazioni a poco prezzo. La terza e decisiva volta sono andata a Venezia con mia mamma e un paio di settimane prima della partenza abbiamo iniziato a cercare una struttura in cui dormire.
Ci siamo imbattute in un quartiere, Dorsoduro, che vi consiglio vivamente. Vicinissimo alle Gallerie dell’Accademia e al Museo Guggenheim, Dorsoduro è un quartiere a soli 15 minuti a piedi da Piazza San Marco. Poco caotico, il sabato mattino troverete il mercato di frutta e verdura galleggiante sui canali e tanti veneziani che fanno colazione nei bar.

Noi abbiamo dormito qui, nel b&b Casa di Sara e ci siamo trovate molto bene. Silenzioso, con colazione inclusa e camere ampie e luminose, ve lo consiglio!
Venezia consigli pratici: 5 luoghi del cuore da non perdere secondo me
Se venite a Venezia e se ve ne innamorerete ( non importa che sia la prima o la decima volta qui!), fotografate tutto quello che vi fa battere il cuore, in modo da poterlo sfogliare con calma una volta tornati a casa. Perché in giro troverete così tanta beltà, da poter rimanere in un primo momento tramortiti. Ecco le cose che vi consiglio di fare:
Mezza giornata all’isola di Burano
Burano è davvero uno splendore! Non dico che sono ri-tornata a Venezia esclusivamente per vedere questa isola coloratissima, ma quasi. È un’isola piccolissima, in cui bar ed esercizi commerciali chiudono alle 17 in punto, ma è un luogo che non vi lascerà indifferenti: schiere di piccole casette colorate, una casa viola vicino a quella rossa e poi gialla, azzurra, rosa, verde, blu e via discorrendo.

Tappa all’isola di Murano
L’isola di Murano una sera d’inverno. Silenziosa, nebbiosa, surreale, deserta. Qualche amico al bar a chiacchierare e ridere di gusto davanti a uno Spritz, qualche ristorante elegantissimo. Le piccole fornaci producono il vetro colorato e sognante che fa impazzzire il mondo intero e gli abitanti di qui la chiamano la piccola Venezia, perché le 9 piccole isole sulle quali è distribuita ricordano il modo in cui è distribuita Venezia.

Scoperta della Libreria Acqua Alta
Uno dei luoghi più affollati e fotografati. La Libreria Acqua Alta è chiamata così non a caso. Quando a Venezia l’acqua è alta, significa che supera i 110 cm. In questo caso, la libreria, così come il resto della città, viene completamente invaso dall’acqua. Motivo per cui Luigi Frizzo, il proprietario, ha pensato di infilare pile e pile di libri in vasche da bagno, barche in disuso, gondole.

A caccia delle opere di Street Art
Dopo Firenze e Roma, la street art di Blub, così si chiama la creatrice di queste stampe seminate per Venezia, sbarca anche qui. L’opera non è inerente allo stretto legame tra la città e l’acqua come molti pensano, ma è un modo che l’artista ha ideato per comunicare un messaggio di ottimismo e positività nei confronti di un momento di crisi; saper nuotare e quindi destreggiarsi, anche con l’acqua alla gola ( ma grazie alla maschera da sub ).

La vista dal Fondaco dei Tedeschi
Da circa un paio di anni il Fondaco dei Tedeschi ha riaperto, dopo gli ingenti lavori di recupero e ristrutturazione, trasformandosi in uno store di lusso. Immaginatevi un grande e moderno centro commerciale, in un luogo storico. Questa scelta ha portato con sé numerose critiche, ma la cosa più positiva è che la bellissima terrazza con affaccio sul Canal Grande è accessibile e – tra l’altro – è gratuita. Nei periodi di maggiore affollamento e durante i week-end vi verrà chiesto di prenotarvi. Potete farlo tranquillamente tramite il vostro cellulare o i tablet forniti sul posto, poco prima della vostra visita.

Venezia: 2 film per conoscerla o per non dimenticarla
Centinaia e centinaia di film sono ambientati a Venezia e mai oserei elencarveli tutti. Posso però dirvi che due film ambientati nella città sull’acqua mi sono piaciuti e mi hanno colpito particolarmente per il modo scelto per raccontarla: Dieci Inverni ( 2009 ), racconta per dieci anni la storia di una coppia di amici, fidanzati, amanti. Viene narrata quella parte di Venezia schiva, timida, nebulosa, nostalgica. La colonna sonora di Vinicio Capossela è il fiore all’occhiello. The Tourist ( 2010 ), di tutt’altro genere. Con due attori hollywoodiani mastodontici, ma anche con numerosissimi attori italiani, narra la Venezia più sfavillante, lussuosa, romantica ed elegante.
ottimo articolo … Venezia sempre stupenda…. bellissima la foto Libreria acqua alta ciaoooo
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Grazie mille ! 🙂
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Io sono veneziana, sei la prima persona che sento dire “proprio non mi è piaciuta”. Però ci sei tornata e mi fa piacere che poi tu abbia cambiato idea …. perché mi sembrava un po’ assurdo. Ci sono molte cose da vedere a Venezia e il tempo non basta mai.
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Ciao! Secondo me invece capita spesso che quello che piace a tanti, se non a tutti, non ci convinca fino in fondo. Però, non so perché, ce lo teniamo per noi. Non ne ho scritto prima perché nonostante le avessi già dato due possibilità, come ho scritto nell’articolo, non mi era piaciuta e per policy del mio blog non scrivo di cose che sconsiglio o che non mi sono piaciute. Venezia non mi aveva colpito, o comunque non come mi aspettavo e quindi ho aspettato. Ero comunque consapevole di non averla vissuta come dovevo: per questo ho scelto l’inverno, pochi turisti, poco caos. Solo io e lei. Grazie per essere passata di qui, un saluto! 🙂
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